Colpito da un ramo in testa, 72enne muore nei boschi della Marsica

Tragedia ieri pomeriggio in località Macchialonga. L’allarme è stato lanciato da alcuni ciclisti, richiamati dalle grida disperate della figlia
PERETO. Una passeggiata nei boschi si trasforma in tragedia. A perdere la vita, ieri pomeriggio, Ferdinando Santese, 72 anni, inoltratosi nella fitta vegetazione che circonda il territorio comunale di Pereto, in località Macchialonga, in compagnia della figlia. È stata proprio quest’ultima a cercare il padre dopo essersi allontanata da lui di poche centinaia di metri. Non vedendolo arrivare, è quindi tornata indietro imbattendosi nel corpo del 72enne che giaceva a terra, esanime, con una vistosa ferita alla testa. Accanto all’uomo, un ramo di grosse dimensioni, presumibilmente staccatosi da un albero fino a travolgerlo. Anche se sulla dinamica gli accertamenti sono tuttora in corso.
Le grida della ragazza hanno poi attirato l’attenzione di tre ciclisti nei paraggi, che hanno infine dato l’allarme. Sul posto sono poi giunti gli operatori sanitari del 118 con l’elisoccorso, i carabinieri, due squadre dei vigili del fuoco da Carsoli e Avezzano, e gli uomini della protezione civile. Le operazioni di soccorso si sono poi protratte fino alla tarda serata di ieri per via delle difficoltà logistiche dovute all’inaccessibilità del luogo, reso impervio dalla morfologia dell’area. Sul posto anche il medico legale e il magistrato di turno.
Intanto la comunità di Pereto è piombata nel dolore. Santese, pensionato dell’ex Mael di Carsoli, era infatti molto conosciuto in paese, dove risiedeva con moglie e figli. «Una persona squisita», lo ricorda il sindaco di Pereto, Giacinto Sciò, raggiunto telefonicamente e ancora sconvolto dall’accaduto. «Ero fuori regione quando mi hanno riferito della scomparsa di Ferdinando in circostanze tanto tragiche», commenta, con le operazioni di recupero ancora in corso. «Mi è crollato il mondo addosso. Esprimo il più sincero cordoglio alla famiglia a nome di tutta la nostra comunità».
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