Abusa del figlioletto dei vicini di casa 

Lo ha adescato regalandogli dei giochi. I fatti denunciati dai genitori del dodicenne risalgono all’estate del 2019

AVEZZANO. Giocattoli in cambio di atti sessuali. È questa l’accusa nei confronti di un giovane di 32 anni che adescava un 12enne, figlio dei vicini di casa con la scusa dei giochi, tutto per poter abusare di lui. Fino a quando i genitori si sono insospettiti e, parlando con il figlio, hanno capito che qualcosa non andava. Alla fine lui ha vinto la paura e ha raccontato l’orrore che viveva quasi giornalmente da oltre due mesi. Ora il presunto pedofilo è finito sotto accusa ed è stato fissato un incidente probatorio per ricostruire davanti al giudice la vicenda e cristallizzare le accuse di violenza sessuale con abuso di autorità.
IL PRIMO APPROCCIO. Tutto è nato come un gioco. L’accusato avrebbe preso di mira il ragazzino figlio dei vicini. Secondo la ricostruzione, lo avrebbe avvicinato in strada, tra le vie del paese, nella Marsica Orientale, raccontandogli dei giochi che aveva, della Playstation, ma anche dicendosi pronto a regalargli altri giochi. Dopo i primi approcci è riuscito a portarlo a casa sua, sfruttando anche la familiarità dovuta alla conoscenza dei genitori. Nell’abitazione sarebbero poi avvenute le violenze sessuali. Secondo l’accusa gli abusi avevano una cadenza quotidiana. I fatti risalgono a giugno del 2019 e sarebbero andati avanti fino all’inizio di agosto, quindi per buona parte dell’estate.
LE INDAGINI. A fermare le violenze sarebbero state alcune circostanze. I genitori del bambino hanno cominciato a nutrire dei sospetti a causa di alcuni comportamenti del 32enne, ma anche per l’atteggiamento del ragazzino che da un po’ di tempo appariva cambiato. Il minorenne era più taciturno e sempre schivo e distratto. Hanno così cercato di farlo parlare e alla fine ha raccontato di quello che succedeva in casa del vicino. Così la madre del dodicenne, assistita dall’avvocato Domenico Quadrato, si è presentata in caserma per denunciare i fatti.
Sono state avviate le indagini in prima battuta con la ricerca di informazioni e indizi a carico dell’indagato. Dall’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Elisabetta Labanti, sarebbero poi emersi particolari e prove a carico dell’accusato. Il 12 febbraio è stato fissato l’incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Proia.
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