Addio a Capponi, attore legato ad Avezzano 

Figlio del comandante dei carabinieri, la sua giovinezza tra lo struscio in via Corradini e le gite al mare 

È morto all’età di 79 anni Pier Paolo Capponi, attore, nato a Subiaco, vissuto ad Avezzano fra il 1955 e il 1965, con i genitori e due sorelle. Il papà era il comandante della stazione dei carabinieri della città, uomo d’antico stampo e dal tratto severo. Il figlio, che allora si chiamava semplicemente Piero, era di tutt’altro carattere e mostrò subito aspirazioni che poco si conciliavano con la vita di caserma e con gli studi di ragioneria che comunque portò a termine. I giovani di allora vivevano in una tranquilla Avezzano caratterizzata dallo “struscio” su e giù per via Corradini e da qualche gita al mare, in quattro dentro una 600. Piero, aiutato da un fisico prestante, da perfetto latin lover dei ruggenti anni Sessanta, cominciò a sognare traguardi ambiziosi nel mondo del cinema. Seguendo le destinazioni del padre, si trasferì prima a Perugia, poi a Roma. E qui fu attirato inevitabilmente da Cinecittà. Arrivarono le prime particine, seguite pian piano da ruoli sempre più impegnativi. Lavorò con registi come Vittorio De Seta (“Un uomo a metà” con Ilaria Occhini e Jacques Perrin), Dario Argento ( “Il gatto a nove code” con Katherine Spaak), Francesco Rosi (“Uomini contro” con Gian Maria Volontè), i fratelli Taviani, ( “I sovversivi” con Lucio Dalla e Ferruccio De Ceresa) e molti altri. Oltre a una trentina di film (alcuni interpretati con lo pseudonimo di Norman Clark), furono numerosi gli sceneggiati televisivi che lo videro protagonista.. Il più conosciuto rimane “Vino e Pane” tratto dal romanzo di Ignazio Silone e trasmesso sulle reti Rai in quattro puntate. Queste furono presentate in prima nazionale ad Avezzano alla presenza dello stesso Capponi e della protagonista femminile Scilla Gabel, nel Salone dell’Hotel Principe. In televisione ha avuto ruoli importanti in numerose fiction (“Io e il Duce”, “La Piovra 6”) e anche in teatro (“Il giardino dei ciliegi” di Cechov”). Con il tempo le sue apparizioni però divennero sempre più rare. L’ultima nel 2003 in un film per la Tv (“La diga”). Infine collaborò con Rai Educational. Alcuni anni fa stava progettando, insieme a Giancarlo Di Pangrazio ed Enzo Coletta, la realizzazione di un documentario cinematografico da presentare in occasione del Centenario del terremoto di Avezzano. Ma l’iniziativa non andò in porto. Il suo nome è stato spesso accostato a quello di Mara Venier, la notissima conduttrice televisiva. Dalla loro relazione nacque un figlio, Paolo, nel 1973. Poi le loro strade si divisero e Pier Paolo Capponi sposò Isabella Peretti da cui ebbe una figlia, Chiara. Da qualche tempo era malato e si era trasferito nel paesino di Torri in Sabina (Rieti), dove si è spento. Pier Paolo Capponi ha dato al cinema più di quanto il cinema abbia dato a lui, ma sono convinto che egli sia soddisfatto di aver realizzato il suo sogno di sempre: fare l’attore, e così è stato.
(* storico)
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