Addio dolce Giovanna, la donna che ha vestito la Perdonanza
La storica dell’arte aveva 70 anni, per quattordici è stata curatrice del corteo e degli abiti d’epoca Cresciuta a San Giovanni Teatino, era rimasta a vivere in città dopo gli studi universitari
L’AQUILA. Nata nel primo giorno di primavera, 70 anni fa, è scomparsa all’alba di ieri, a neanche due settimana di distanza dal suo compleanno, in un mite giorno di Pasquetta. Giovanna Di Matteo, storica dell’arte, per 14 anni curatrice del corteo storico e degli abiti d’epoca della Perdonanza, la primavera sembrava portarla dentro.
Dentro al suo sorriso, ai suoi modi gentili, alla sua eleganza. Mai sgarbata o fuori luogo, studiosa, originaria di Treviso, era cresciuta a San Giovanni Teatino. Da giovane era arrivata all’Aquila per gli studi universitari, e nel capoluogo era rimasta per il suo grande amore per la città. Da circa un anno combatteva con la malattia che l’ha strappata alla vita. Si è spenta all’ex Onpi, dove era ricoverata per l’aggravarsi del suo quadro clinico, lasciando in città un vuoto incolmabile, ma anche un grande esempio e una grande eredità. Le esequie di Giovanna Di Matteo si terranno nella basilica di Santa Maria di Collemaggio domani alle 11. Molti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa.
IL RICORDO DI BIONDI. «Nei giorni della ricorrenza del dolore, un altro lutto pervade la comunità aquilana», ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi, «perdiamo una figura di altissimo spessore culturale».
«Una personalità dalla valenza poliedrica, per anni e anni storica dell’arte della Soprintendenza, curatrice di mostre in Abruzzo, scrittrice di saggi, disegnatrice», ha aggiunto il sindaco, «per noi era la donna che ha rivoluzionato l’aspetto estetico e storico del corteo della Bolla del perdono, riconfigurando, grazie alle sue eccellenti doti di sarta esperta storica, i costumi del corteo stesso, di cui era diventata la vera anima contribuendo anche lei al riconoscimento della nostra Perdonanza quale patrimonio immateriale culturale dell’umanità Unesco».
L’AMICO PIETRO. L’amico Pietro Piccirilli, che cura la logistica del corteo ed è membro degli uomini d’arme, la ricorda così: «Giovanna rappresentava il cuore della Perdonanza, la parte bella, pulita e più immaginifica del corteo. Il popolo della Pedonanza era la sua famiglia. Mancherà a tutti la sua elegante sapienza».
COMITATO PERDONANZA. «La comunità della Perdonanza piange la scomparsa della dottoressa Giovanna Di Matteo, ricercatrice e studiosa, coordinatrice del corteo storico e decano dell’associazione Festa della Perdonanza Celestiniana-Unesco»: così il Comitato Perdonanza.
«PERDIAMO UNA COLONNA». Cordoglio anche dal Segretariato regionale per i beni culturali: «La Perdonanza celestiniana, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, perde una delle sue colonne, la storica dell’arte Giovanna Di Matteo, curatrice dei costumi del corteo».
«MANCHERÀ». Il responsabile del Movimento celestiniano, Floro Panti, scrive: «Soltanto pochi mesi fa festeggiavamo insieme il grande traguardo lungamente voluto del riconoscimento a bene immateriale da parte dell’Unesco, che l'aveva vista partecipe e artefice in prima persona per tantissimi anni. Proprio per questo era stata nominata di diritto decana all'interno del Comitato festa della Perdonanza celestiniana. Mancherà a tutti noi del Comitato la guida storica, l’amica che con i suoi modi gentili sapeva indirizzarci e guidarci».
LASCIA UN VUOTO. L’ex sindaco, Massimo Cialente, ha commentato così la notizia: «Lasci un grande vuoto non solo tra noi amici, che ti abbiamo voluto bene e stimato profondamente, ma anche nella nostra città. L’immagine che porterò sempre con me è quella delle giornate di presentazione della dama della bolla, del giovin signore, della dama della croce. Con sguardo materno e compiaciuto, con gesti veloci, aggiustavi e risistemavi gli abiti. E rimiravi soddisfatta quei ragazzi».
«DAMA DELLE DAME». La definisce “dama delle dame” la deputata Stefania Pezzopane: «Ricorderò sempre la voce di Giovanna. Colpiva il suo sorriso, la sua serafica pazienza, la sua cultura e la sua professionalità, in Sovrintendenza dove, da storica dell’arte, si distingueva per la competenza. Una grande signora, la dama delle dame, tante ne ha seguite, preparate, incoraggiate, ma lei rimarrà unica».
IL PASSO POSSIBILE. La segreteria politica e il gruppo consiliare de “Il Passo Possibile” si uniscono al dolore dei familiari per la scomparsa di Giovanna Di Matteo: «La nostra città perde una luce luminosissima».
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