Adunata, il giorno dopo. Cialente: Gli aquilani hanno vinto la sfida

Entusiasmo alla fine dell'88esima edizione della kermesse. Una manifestazione che ha visto rinascere la città. Il sindaco: "Ringrazio i miei concittadini che hanno accolto con calore ed affetto gli alpini, fraternizzando con loro e ringraziandoli con sconfinata riconoscenza per l'aiuto ricevuto nel momento del bisogno"

L'AQUILA. «All'indomani della grande Adunata egli alpini ospitata dalla nostra città, ci sentiamo in dovere di rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, nei diversi ruoli, hanno dato il loro contributo per la perfetta riuscita della manifestazione». Così in una nota congiunta il sindaco Massimo Cialente e il consigliere delegato per l'Adunata, Giuliano Di Nicola. «Un primo ringraziamento - dicono - va a tutte le aquilane e gli aquilani che hanno accolto con calore ed affetto gli alpini, fraternizzando con loro e ringraziandoli con sconfinata riconoscenza per l'aiuto ricevuto nel momento del bisogno. Un pubblico riconoscimento va alla generosità di quelle famiglie che hanno ospitato le penne nere, disinteressatamente. L'Aquila e gli aquilani - osservano Cialente e Di Nicola - hanno vinto la loro sfida!».

«Un sentito ringraziamento va anche all'Ana ed al Coa per la fiducia incondizionata che ci hanno accordato, da noi ricambiata con sincera amicizia e profonda stima; al prefetto della Città dell'Aquila e al Questore; alle Forze dell'Ordine; ai medici e al personale della Asl e a tutti i volontari. Infine, rivolgiamo i nostri sentimenti di profonda gratitudine a tutta la macchina comunale che, nei diversi settori e nei diversi ruoli, ha reso possibile la perfetta riuscita della manifestazione».

leggi anche: Alpini, dieci ore di sfilata per dire "L'Aquila è viva" Gli aquilani hanno risposto con tanti applausi e grande affetto verso le penne nere, in particolare per i volontari della Protezione Civile Ana che ha portato uno striscione con la scritta: “6 aprile 2009 - maggio 2015, siamo ancora tutti qui...”. Erano giunti in più di 8mila nei mesi successivi al terremoto e sono tornati per portare alla popolazione speranza e coraggio. Doppia tragedia, tuttavia, a far breccia in questa giornata così particolare. Un uomo tra il pubblico si è sentito male e si è accasciato a terra. Non ce l'ha fatta. Morto anche un alpino di 64 anni ricoverato ieri al San Salvatore, sempre per malore

«Senza voler far torto a nessuno e scusandoci per qualche involontaria dimenticanza - si legge ancora nella nota - rivolgiamo la nostra riconoscenza a tutti i settori, sia quelli che sono stati in prima linea (Polizia Municipale, Protezione Civile Comunale, Dirigenti e Funzionari del Suap, delle Opere Pubbliche e della Ricostruzione, ai preziosi e bravissimi operai del Comune, alle aziende ex municipalizzate Asm, Ama, Afm ) ma anche a tutti gli altri settori che non hanno mai smesso di lavorare, nell'interesse dei cittadini. Quando si fa squadra, quando si crede nelle stesso obiettivo e si va avanti uniti, i risultati sono visibili oltre che lusinghieri. Il successo conseguito deve spingere la politica, ma soprattutto i cittadini a valorizzare il lavoro fatto. La città - scrivono infine Cialente e Di Nicola - ha dimostrato di essere pronta per i grandi eventi. Cerchiamo, uniti, di restituirle il ruolo che le compete».