Aielli, il sindaco risponde alle Iene: mi hanno provocato

Benedetto Di Censo, il primo cittadino polemico dopo l’incursione degli inviati Mediaset: Non perché si ha un patentino in tasca da giornalisti ci si può muovere come si vuole e ovunque. Con il loro fare arrogante la troupe ha provocato la mia reazione

AIELLI. «Il nostro è un Comune stabile, con 900mila euro di attivo. Rimango saldo al mio posto insieme a chi mi sostiene per un altro anno e sicuramente per altri cinque. Le Iene? Non perché si ha un patentino in tasca da giornalisti ci si può muovere come si vuole e ovunque. Con il loro fare arrogante e indisponente la troupe ha provocato la mia reazione». Sono queste solo alcune delle dichiarazioni del sindaco Benedetto Di Censo, che ha incontrato i giornalisti in una conferenza stampa in Comune e che è andata avanti per quasi due ore. E così risponde alla richiesta del gruppo politico “primavera aiellese” che, dopo la messa in onda del servizio del programma Le iene, girato ad Aielli, ha chiesto le dimissioni sue e dell’intera giunta.

dddd

«Non c’è nulla di illegale nel pagamento che è stato erogato a quello che non è un mio parente, almeno per il momento», continua Di Censo, «in quanto è il compagno di mia figlia e un giorno diventerà mio genero». Il sindaco ha spiegato quelle che secondo lui sono le ragioni che hanno provocato la reazione violenta che ha avuto davanti a Filippo Roma, giornalista/iena di Italia Uno, il giorno che la troupe televisiva si è recata in Comune per chiedere spiegazioni su un incarico assegnato al futuro genero. «La precedente amministrazione» continua, «ha speso nello scorso mandato 400mila euro in progettazione. Io ho tagliato consulenze esterne inutili e i due ingegneri, miei futuri generi, hanno lavorato gratis per il Comune per anni, facendoci finanziare con progetti preliminari da loro redatti, milioni di euro».

«Si è creato tutto questo trambusto» ,conclude il sindaco Di Censo, «per 5mila euro netti che sono andati ad un ingegnere che ha redatto un regolare progetto». Sul fatto che nella prima delibera di giunta si legga che i soldi sarebbero stati erogati solo in caso di finanziamento del Ministero delle infrastrutture (che poi in realtà non c’è stato) aggiunge: «Il ministro Lupi ha assicurato che si tratta di graduatorie a scorrimento e quindi entro cinque anni il progetto sarà comunque finanziato». (m.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA