Al lavoro per allestire le tendopolie dare conforto a 17mila sfollati

Soccorritori al lavoro senza sosta per dare una sistemazione ai 14mila sfollati che hanno trascorso oltre 36 ore insonni, passate all'aperto, in ripari di fortuna o in macchina. "Ieri sera abbiamo dovuto operare tra la pioggia ed il fango - sostengono alla Protezione Civile - possiamo abbatterli ma non eliminarli. Entro sera contiamo di completare gran parte del lavoro" (foto di Adele Sarno)

"Speriamo di dormire in una tenda, questa notte". Oltre 36 ore insonni, passate da sfollati, all'aperto, in ripari di fortuna o in macchina. Gli abruzzesi, si sa sono "forti e gentili", ma ritrovarsi improvvisamente senza più nulla mette a dura prova anche questo popolo abituato alle avversità della natura. Le persone che hanno perso la loro casa o con una abitazione anagibile sono 17mila.

La Protezione Civile Italiana ha dovuto assistere, ieri mattina, 70mila persone sulla strada. A mezzogiorno, la collaudata macchina diretta da Guido Bertolaso aveva fatto convergere sull'Aquilano le prime cucine mobili per dare pasti caldi ed acqua. Ieri sera erano stati allestiti cinque spazi per le tendopoli nei vari quartieri del capoluogo, mentre 14mila posti-letto li aveva trovati la Regione negli alberghi della costa, Da Giulianova a San Salvo. "Basta presentarsi e dare le generalità", ha ripetuto anche questa mattina il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ma il piano del trasferimento stenta a decollare. Pochissimi quelli che hanno abbandonato tutto e sono partiti, e così centinaia di camere sono ancora vuote.

A Onna, Paganica, San Gregorio, la gente soffre ma non vuole andarsene; ha atteso pazientemente e con dignità i soccorsi e spera di avere al più presto almeno una tenda dove ripararsi. Anche chi ha una casa solida e poco danneggiata preferisce dormire fuori e non vivere la paura dello sciame sismico, con scosse che raggiungono anche magnitudo 4.3 della scala Richter. Una corsa contro il tempo e contro il clima variabile primaverile. "I tempi tecnici per allestire i campi di emergenza - sostengono alla Protezione Civile - possiamo abbatterli ma non eliminarli. Ieri sera abbiamo dovuto operare tra la pioggia ed il fango. Entro sera contiamo di completare gran parte del lavoro".

L'Unitalsi in stretta collaborazione con il direttore della Caritas Don Vittorio Nozza e con il Direttore della Caritas di Pescara-Penne, Don Marco Pagniello sta realizzando a Pettino (AQ) una tenda dove saranno distribuiti generi sanitari di prima necessita' per anziani e bambini. Inoltre, presso la tendopoli a piazza D'Armi, l'Unitalsi sta allestendo un punto giochi dove saranno svolte attivita' ricreative, di clownterapia e di supporto psicologico rivolte ai numerosi bambini sfollati.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha incaricato l'Unitalsi di effettuare presso il campo allestito a piazza d'Armi un censimento, per ogni tenda realizzata, delle terapie e dei farmaci di prima urgenza. La Presidenza Nazionale sta coordinando da ieri la partenza da tutte le Regioni d'Italia, di mezzi attrezzati diretti verso l' Abruzzo.