Allevamento di asininegli immobiliconfiscati al crimine

Cappelle dei Marsi, i due stabili confiscati al crimine diventano un presidio della legalità. L'assessore Di Cristofaro: sì a una fattoria sociale gestita dai giovani, il progetto presentato all'associazione Libera e alla forestale

SCURCOLA MARSICANA. Pomodori e asini nell'immobile di Cappelle dei Marsi, frazione di Scurcola Marsicana, confiscato alla Banda della Magliana. Il progetto verrà presentato dal Comune, all'associazione Libera e alla Forestale.

Nei due stabili che appartenevano a Enrico Nicoletti, il presunto cassiere della famigerata organizzazione criminale degli anni Ottanta, prenderanno posto una fattoria sociale e un allevamento di asini per l'onoterapia. Grazie alla collaborazione dei cittadini, l'amministrazione comunale ha messo su un gruppo di lavoro col quale sta ultimando il progetto da presentare poi agli organi competenti. «La convenzione con Libera e con la Forestale ci ha permesso di utilizzare l'area confiscata alla Banda della Magliana per fini sociali», precisa Elettra Di Cristofaro, assessore al Sociale del Comune di Scurcola, «con un gruppo di cittadini, tra cui ci sono degli agronomi e degli esperti del sociale, stiamo lavorando a questo progetto per la realizzazione del quale collaboreremo anche con la Confederazione italiana agricoltori».

L'obiettivo degli amministratori di Scurcola è quello di diffondere la cultura della legalità utilizzando il bene confiscato alla famigerata banda degli anni Settanta per fini sociali. Il primo esperimento, che ha dato buoni frutti, è stato il campo estivo organizzato da Libera nelle strutture confiscate. Venti ragazzi provenienti da tutta Italia hanno ripulito l'area interessata eliminando rifiuti e degrado. «La nostra idea», continua l'assessore, «è quello di creare una fattoria sociale gestita interamente dai giovani, dove le persone con diversità possono svolgere attività terapeutiche, come l'onoterapia, un tipo di pet therapy, la terapia con gli animali, molto diffusa negli Stati Uniti, in Francia e in Svizzera».
La prossima tappa sarà la presentazione del progetto a Libera e alla Forestale per l'ok definitivo. (e.b.)

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