«Alloggi per tutti in tempi da record»

Il prefetto Gabrielli: sono case solo provvisorie, l’obiettivo finale è la ricostruzione.

L’AQUILA. «Alloggi per tutti a tempi da record. Chi non si trova bene nelle case assegnate non verrà affatto trascurato. Quando tutti saranno sistemati interverremo per spostare chi è a disagio». Il prefetto Franco Gabrielli traccia un bilancio dei primi 9 mesi dopo il terremoto.

Prefetto, tutto bene in questi 9 mesi?
«Tutto no. Ma molto si è fatto e, come dico io, moltissimo c’è ancora da fare. Tuttavia, riflettendo in questi giorni di tregua relativa mi convinco sempre di più che per il periodo di gestione che ci è stato dato di avere il bilancio è da considerarsi positivo. Bisogna specificare che siamo stati chiamati, finora, a gestire la fase dell’emergenza e del post-emergenza. Io da questo discorso tiro fuori la ricostruzione, quella vera, perché quello è l’obiettivo finale. Ebbene, per l’emergenza e limitatamente ad essa le risposte sono state date. La positività sta in questo. Non voglio usare toni trionfalistici né autocelebrazioni che non mi appartengono. Dico solo che la squadra ha lavorato bene e che non ci fermeremo a questo. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo della ricostruzione finale della città».

Sì, ma se non decolla quella delle case B e C come si pensa di mettere mano a quella pesante?
«Sulle B e C sono emerse criticità nel meccanismo Fintecna-Reluis-Cineas. Tuttavia, attraverso una serie di incontri, abbiamo cercato di mettere a regime tutti i passaggi. Secondo gli ultimi dati, 8500-9000 domande presentate vanno a esaurire il panorama delle possibilità di richiedere il contributo dello Stato da parte dei cittadini. Direi, insomma, che ci siamo. Un’altra verifica la faremo il 15 gennaio. Sulle case E, invece, riteniamo che sia stata assicurata una risposta adeguata per tutti, fatti salvi gli aggiustamenti necessari che siamo pronti ad affrontare».

Eppure si è ritenuto di concedere la proroga fino al 31 gennaio. Che vuol dire?
«Buona parte delle pratiche sono state già processate e ammesse al finanziamento. Altre sono da smaltire ma ci si sta lavorando senza soste. Il Comune ha richiesto aggiustamenti alle procedure e sono arrivati. La proroga, in questi casi, non esaurisce mai la risposta alla complessità dei problemi. Auspico, pertanto, che dopo tutti gli interventi effettuati, le abitazioni B e C tornino quanto prima nella disponibilità delle persone che dovranno tornarci a vivere il prima possibile. Perché forse qui nessuno ha ben compreso che gli alloggi assegnati sono provvisori. Il piano Case, i moduli provvisori e tutte le altre soluzioni adottate per tamponare l’emergenza non vanno considerate soluzioni definitive. Sono semplicemente quella risposta che altrove, per altre catastrofi, è stata data attraverso degli squallidi container che qui, invece, non ci sono. Si tratta di soluzioni temporanee che traguardano alla ricostruzione vera. E come tali vanno considerate».

Ci sono contestazioni ai criteri di assegnazione. Cosa risponde?
«Che si deve fare un briciolo di chiarezza. La realtà dell’algoritmo Gioiello è stata imposta dalla primaria esigenza di blindare la procedura e metterla al riparo da interventi manomissivi di qualsiasi tipo. Nella prima fase siamo stati particolarmente rigidi per non cedere di fronte alle molteplici esigenze prospettate. Vista la complessità di un’operazione del genere, siamo disponibili a spostare in soluzioni più gradite coloro che dovessero, in maniera documentata e non pretestuosa, evidenziare situazioni di disagio reale nelle attuali sistemazioni».

Capitolo-macerie.
«Ho già parlato. Ripeto: se non si innesca subito il circuito legale con risposte tempestive ed efficaci si rischia che si attivino i circuiti illegali da parte di chi non segue le regole».