iniziativa a pescara

Architetto aquilano crea la macchina del riciclo

L’AQUILA. Sarà presentato domani, alle 10, nella scuola dell’infanzia paritaria “Nostra Signora” di Pescara l’innovativo progetto di educazione ambientale curato dall’architetto aquilano Daniele...

L’AQUILA. Sarà presentato domani, alle 10, nella scuola dell’infanzia paritaria “Nostra Signora” di Pescara l’innovativo progetto di educazione ambientale curato dall’architetto aquilano Daniele Tomei. Parteciperanno all’incontro la maestra Roberta Vaccari, referente del progetto e i bambini della scuola che daranno vita al ciclo di raccolta, selezione e trasformazione dei rifiuti.

L’architetto aquilano, infatti, ha ideato un macchinario adatto ai bambini attraverso il quale si intende sviluppare una maggiore consapevolezza sul riciclo: i piccoli alunni della scuola potranno inserire nella strumentazione un oggetto da riciclare e trasformarlo in un altro. «Il percorso che intendo intraprendere con questo progetto nasce dalla consapevolezza che oggi ci troviamo davanti a un bivio, a una scelta che può portare le generazioni future alla salvaguardia dell’ambiente», dice Tomei. «In tal senso le scelte portate avanti da coloro che guideranno la nostra società saranno vitali. In questa direzione sarà importante stimolare la consapevolezza dei più piccoli, che può essere l’unica strada percorribile per far sì che temi come il riciclo vengano presi sul serio da coloro che oggi rappresentano il punto di partenza».

Il gioco che verrà presentato è un mezzo con il quale il bambino può rapportarsi spontaneamente, senza barriere, al riciclo. «È proprio del gioco che ci serviremo per far comprendere il riciclo con tutto il suo processo», continua l’architetto. «I bambini lavoreranno attraverso laboratori progettuali per la realizzazione di tutte le parti che compongono il programma stabilito. Riprodurremo un percorso formato da tappe, che costituiscono le fasi del riciclo, dalla raccolta fino alla trasformazione per far comprendere la linearità del processo. Il percorso si chiuderà con una giornata durante la quale ogni singolo bambino acquisterà le competenze simulando l’intero processo. Il percorso vuole fornire gli strumenti necessari per far crescere la coscienza sull’importanza dell’ambiente che ci circonda. Intendiamo far comprendere al bambino come da un oggetto, ormai in disuso, possa nascere una nuova vita». (m.c.)

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