Arresti nei dormitori dei clandestini

Blitz in città e nel Fucino, scoperte situazioni di estremo degrado

AVEZZANO. Blitz della polizia nei dormitori degli immigrati. Dieci clandestini sono stati trovati dagli agenti in alloggi improvvisati e con problemi di tipo igienico-sanitari. Per tutti è scattato l’arresto e il rimpatrio. Sequestrato un appartamento nella zona della stazione e un garage nel Fucino, a Borgo via Nuova. Sono in corso anche indagini per accertare eventuali episodi di caporalato dietro l’arrivo dei numerosi immigrati.

L’operazione è iniziata quando gli agenti della squadra anticrimine, guidata dall’ispettore superiore Gaetano Del Treste, hanno scoperto, nel corso di controlli del territorio finalizzati a combattere l’immigrazione clandestina, un gruppo di stranieri di origine marocchina che abitava in un appartamento fatiscente nella zona dei piazza Matteotti. Sono stati trovati sette giovani immigrati, senza permesso, che dormivano tutti in una stanza, senza servizi primari e in gravi difficoltà dal punto di vista igienico. Uno di loro è stato arrestato anche perché in possesso di droga, gli altri per violazioni sulla legge Bossi-Fini e alcuni rimpatriati. Le indagini hanno portato, però, a scoprire un altro caso di disperazione.

Nella notte due marocchini clandestini, sono stati individuati in un garage in mezzo al Fucino. Anche in questo caso le loro condizioni di vita sono apparse insostenibili. L’operazione è stata disposta dal vicequestore aggiunto Marco Nicolai ed è ancora in corso. Attraverso le indagini si sta cercando di chiarire se ci sono episodi di caporalato nella zona del Fucino. Sono numerosi in questi giorni gli immigrati in arrivo nella piana, dove è richiesta manodopera per i lavori agricoli.

Si tratta di lavori faticosi che difficilmente i cittadini italiani si impegnano a compiere in cambio di paghe non esaltanti. Non ci sono dati ufficiali sulla attività di manodopera nel Fucino, ma si parla di una percentuale del 90 per cento composta da stranieri. Un altro caso clamoroso di dormitorio per clandestini è stato scoperto dal il Centro a ottobre, nel pieno centro della città. Si trova in via Di Lorenzo, a pochi passi dalle lussuose ville di Scalzagallo, proprio dietro alcuni eleganti palazzi nel cuore della città. Ancora oggi, nel capannone abbandonato, abitano una quindicina di persone, costrette a vivere in maniera disumana, in promiscuità, senza le più elementari norme igieniche.

Un altro caso fu scoperto prima di Natale dietro la stazione, dove accampati dentro i tralicci di un elettrodotto c’erano quattro marocchini. Un fenomeno, insomma, che negli ultimi tempi, con l’avvicinarsi della stagione agricola, sembra dilagare. L’amministrazione comunale ha avviato un progetto di promozione finalizzato non solo a promuovere e sostenere la crescita umana e sociale di soggetti svantaggiati, ma anche all’inclusione sociale di cittadini stranieri al fine di favorire una migliore e piena integrazione della persona nel contesto sociale ed economico avezzanese.

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