Arriva un nuovo call center
La Wcs Network pronta ad assumere 200 operatori.
L’AQUILA. Una serie di investimenti sul territorio aquilano della società Wcs Network, specializzata in telecomunicazioni, permetterà l’assunzione di 200 operatori di call center nel giro di poche settimane. Un’iniziativa inquadrata all’interno di un piano industriale che mira a incrementare nei prossimi mesi l’organico, fino a raggiungere 500 nuovi posti di lavoro. Unica variabile, i tempi di insediamento nel polo elettronico.
Con l’assistenza tecnica, il desk virtuale con il cittadino e numerose altre attività parallele come il laboratorio per disabili, la Wsc Network propone in città una serie di servizi innovativi attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie digitali.
La Wsc, che si occupa anche dell’assistenza dell’operatore di telefonia «3&8243», è stata una delle prime aziende a recepire le indicazioni del ministro per la Pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, che ha avviato una serie di progetti partecipati per fare dell’Aquila la capitale dell’Ict (Information communication tecnhnology).
Una risorsa produttiva che riparte da un call center.
Il progetto è stato presentato all’Aquila, nella sede dell’Ance, da Massimo Severoni, presidente di Spa Italia, studio professionisti associati, la società di consulenza che ha convogliato sul territorio aquilano diversi investimenti di privati, dando vita a un progetto descritto come ambizioso.
«Sono lieto e soddisfatto», ha commentato Severoni, ex presidente dell’Aquila calcio, «di poter offrire il mio apporto concreto a questa città provata da quel tragico 6 aprile. Questo progetto, da me fortemente voluto, è frutto di un’attenta ricerca e di un preciso coinvolgimento di investimenti privati».
Le operazioni di mediazione sono state coordinate dal giovane promotore finanziario Matteo Gizzi e dal commercialista Stefano Miconi.
Il presidente della Wcs Network, Marcello Di Tondo, ha illustrato il piano operativo che avrà sede nel complesso di “Aquila Sviluppo”.
«Lavoreremo inizialmente come call center per fornire servizi al cittadino», ha spiegato, «sia nel settore sanitario che nella sicurezza. Poi, in una seconda fase, possiamo pensare a vari servizi in digitale diretti alla pubblica amministrazione, utilizzando la rete WyMax».
Di questa seconda fase, i contorni sono ancora sfumati. WiMax è una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga.
Ha la possibilità, al pari di altre tecnologie wireless, di essere utilizzato su diverse tipologie di territorio (si possono usare sistemi in ambienti dall’urbano al rurale).
A seconda della normativa del paese di riferimento, le frequenze usate da Wimax potrebbero essere soggette al rilascio di una concessione in licenza.
Per questo motivo, quando si parla di tecnologie a supporto di questa rete, i contorni tendono ad essere ancora sfumati.
Quello che è certo è che quest’accordo, fa leva su due punti strategici: economia e lavoro.
«I progetti sono già esecutivi», ha dichiarato ancora Severoni, «già dalla prossima settimana inizieranno i primi colloqui per le assunzioni».
C’è fiducia anche sulla disponibilità del sito, all’interno del complesso ex Finmek, nonostante l’insediamento di questo comparto produttivo sia legato alle vicende di Aquila Sviluppo.
«Noi siamo pronti anche per far partire i lavori per l’insediamento», ha assicurato Severoni, «perché non vediamo ostacoli concreti al progetto».
Il bando per le candidature è disponibile sul sito www.spaitalia.eu.

Con l’assistenza tecnica, il desk virtuale con il cittadino e numerose altre attività parallele come il laboratorio per disabili, la Wsc Network propone in città una serie di servizi innovativi attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie digitali.
La Wsc, che si occupa anche dell’assistenza dell’operatore di telefonia «3&8243», è stata una delle prime aziende a recepire le indicazioni del ministro per la Pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, che ha avviato una serie di progetti partecipati per fare dell’Aquila la capitale dell’Ict (Information communication tecnhnology).
Una risorsa produttiva che riparte da un call center.
Il progetto è stato presentato all’Aquila, nella sede dell’Ance, da Massimo Severoni, presidente di Spa Italia, studio professionisti associati, la società di consulenza che ha convogliato sul territorio aquilano diversi investimenti di privati, dando vita a un progetto descritto come ambizioso.
«Sono lieto e soddisfatto», ha commentato Severoni, ex presidente dell’Aquila calcio, «di poter offrire il mio apporto concreto a questa città provata da quel tragico 6 aprile. Questo progetto, da me fortemente voluto, è frutto di un’attenta ricerca e di un preciso coinvolgimento di investimenti privati».
Le operazioni di mediazione sono state coordinate dal giovane promotore finanziario Matteo Gizzi e dal commercialista Stefano Miconi.
Il presidente della Wcs Network, Marcello Di Tondo, ha illustrato il piano operativo che avrà sede nel complesso di “Aquila Sviluppo”.
«Lavoreremo inizialmente come call center per fornire servizi al cittadino», ha spiegato, «sia nel settore sanitario che nella sicurezza. Poi, in una seconda fase, possiamo pensare a vari servizi in digitale diretti alla pubblica amministrazione, utilizzando la rete WyMax».
Di questa seconda fase, i contorni sono ancora sfumati. WiMax è una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga.
Ha la possibilità, al pari di altre tecnologie wireless, di essere utilizzato su diverse tipologie di territorio (si possono usare sistemi in ambienti dall’urbano al rurale).
A seconda della normativa del paese di riferimento, le frequenze usate da Wimax potrebbero essere soggette al rilascio di una concessione in licenza.
Per questo motivo, quando si parla di tecnologie a supporto di questa rete, i contorni tendono ad essere ancora sfumati.
Quello che è certo è che quest’accordo, fa leva su due punti strategici: economia e lavoro.
«I progetti sono già esecutivi», ha dichiarato ancora Severoni, «già dalla prossima settimana inizieranno i primi colloqui per le assunzioni».
C’è fiducia anche sulla disponibilità del sito, all’interno del complesso ex Finmek, nonostante l’insediamento di questo comparto produttivo sia legato alle vicende di Aquila Sviluppo.
«Noi siamo pronti anche per far partire i lavori per l’insediamento», ha assicurato Severoni, «perché non vediamo ostacoli concreti al progetto».
Il bando per le candidature è disponibile sul sito www.spaitalia.eu.