Assemblea della Bcc Roma con 1.300 soci abruzzesi

L’esercizio 2015 si è chiuso con risultati positivi per la gestione e il patrimonio Le famiglie si confermano il principale interlocutore dell’istituto di credito

L’AQUILA. «I soci sono i primi portatori di interesse della banca. Sono, al tempo stesso, i proprietari, i clienti e i testimoni dell'impresa». Lo ha detto il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Roma Francesco Liberati, aprendo, a Roma, i lavori dell’annuale assemblea, alla quale hanno partecipato circa 1.300 soci dall’Abruzzo. Nel corso dell’assemblea, una sezione straordinaria è stata dedicata all’approvazione del progetto di fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo. A seguire, la sezione ordinaria, con la relazione del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015. «La riforma del Credito Cooperativo», ha dichiarato il presidente Liberati, «pone nuove sfide per dare seguito alla sessantennale storia della nostra banca, al servizio delle comunità locali, senza perdere i caratteri distintivi e i valori di riferimento. La prima sfida è quella di crescere nel rispetto dei valori cooperativi: ebbene, il nostro obiettivo è continuare a essere una buona cooperativa anche in futuro. Una banca impegnata nel perseguimento del benessere comune, del territorio e delle persone che quotidianamente lo vivono». L’esercizio 2015 della Bcc Roma si è chiuso con risultati gestionale e patrimoniali positivi. Gli impieghi creditizi continuano a crescere: per effetto dell’acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana hanno raggiunto i 6.800,6 milioni, con un aumento, rispetto al precedente esercizio, di 1.018,1 milioni e un incremento relativo del 17,6%. Le famiglie si confermano il principale interlocutore della Banca di Credito Cooperativo di Roma, con un peso pari al 56,6% del totale degli affidamenti. L’utile netto ammonta a 18,4 milioni di euro. Con l’accantonamento a riserva indivisibile, il patrimonio aziendale ammonta a 750,1 milione di euro, in crescita dello 0,4%. «Lo scorso anno», ha sottolineato Liberati, «è stato caratterizzato da due operazioni di carattere straordinario: la fusione per incorporazione della Banca della Tuscia di Credito Cooperativo e l’acquisizione della Banca Padovana di Credito Cooperativo. La raccolta diretta, nel 2015, è aumentata dello 0,02%, mentre gli impieghi alla clientela sono cresciuti del 4,2%, confermando il sostegno creditizio a famiglie e imprese, anche nella difficile fase economica del Paese. La rete commerciale conta 179 agenzie distribuite tra Lazio, Abruzzo e Veneto».

All’assemblea dei soci erano presenti, tra gli altri, il direttore generale Bcc Roma Mauro Pastore, i vicepresidenti Maurizio Longhi e Gabriele Gravina e il componente del comitato esecutivo Lorenzo Santilli.