Assenteista dal lavoro per 7 anni e frode da 250mila euro: a processo Niscola, il maresciallo dell’Aereonautica Militare

Per il pm ha sfruttato in modo illecito i permessi elettorali per assentarsi dall’Aeronautica Militare, la prima udienza sarà a ottobre. Il 49enne è l’attuale assessore al Comune di San Vincenzo Valle Roveto
SAN VINCENZO VALLE ROVETO. Per sette anni avrebbe sfruttato in modo illecito i permessi elettorali, assentandosi dal lavoro con la giustificazione della carica politica ma dedicandosi in realtà a un’attività commerciale. Umberto Niscola, 49 anni, maresciallo dell’Aeronautica Militare in servizio a Fiumicino, ex vicesindaco e attuale assessore di San Vincenzo Valle Roveto, è stato rinviato a giudizio e l’udienza collegiale è stato fissato al 23 ottobre prossimo. Era finito al centro di un’inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato. La procura, guidata dal dottor Maurizio Maria Cerrato, aveva coordinato le indagini condotte dalla Guardia di finanza. Secondo gli inquirenti, Niscola ha usufruito illegittimamente dei permessi elettorali per giustificare ripetute assenze dal posto di lavoro, dichiarando la partecipazione a riunioni politico-amministrative mai avvenute. In realtà, in quegli stessi giorni, l’uomo si sarebbe dedicato alla gestione di un food truck registrato come associazione di promozione sociale, celando quindi un’attività di somministrazione di alimenti. L’indagine ha preso avvio nell’agosto 2023, durante un controllo dei finanzieri alla manifestazione enogastronomica “Calici e musica sotto le stelle” a Balsorano Vecchio. Proprio in quell’occasione vennero rilevate irregolarità e l’attività commerciale di Niscola fu individuata come priva delle autorizzazioni richieste. Da ulteriori accertamenti è poi emersa l’esistenza di redditi non dichiarati pari a circa 240mila euro, che hanno portato a una sanzione amministrativa consistente.
Il maresciallo, impegnato anche in attività sportive con la squadra di calcio a 5 Virtus San Vincenzo, è accusato di aver architettato una frode attraverso autocertificazioni false, che gli avrebbero permesso di assentarsi ingiustificatamente dal servizio per un totale di circa 250mila euro di stipendi percepiti indebitamente. Le condotte contestate risalgono al periodo in cui ha ricoperto l’incarico di assessore (dal 2016 al 2021) sotto la giunta dell’ex sindaco Giulio Lancia (estraneo alla vicenda), e poi come vicesindaco con l’attuale primo cittadino Carlo Rossi (altrettanto estraneo ai fatti contestati). Lancia, Rossi e altri amministratori locali erano stati ascoltati come persone informate sui fatti. Ulteriori irregolarità erano emerse in relazione all’utilizzo indebito di energia elettrica durante eventi comunali, con un danno stimato di oltre 3mila euro a carico del Comune. L'ex amministratore, che respinge ogni accusa sin dall’inizio delle indagini, è assistito dagli avvocati Francesca e Paolo Novella che sono pronti a dare battaglia nel corso del processo per dimostrare «l’estraneità ai fatti» del loro assistito.
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