Attentato contro la direttrice delle Poste

Rocca di Botte, bruciato il camper parcheggiato vicino all’abitazione. La donna ai carabinieri: «Mai ricevuto minacce»

ROCCA DI BOTTE. Va a fuoco il camper di proprietà della direttrice dell’ufficio postale di Rocca di Botte, G.S.. Stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri l’incendio è doloso.

A richiedere l’intervento dei vigili del fuoco è stato il compagno della donna, svegliato intorno alle 3.30 di notte dagli scoppi e da altri rumori provocati dalle fiamme.

Il camper era stato lasciato parcheggiato sulla strada provinciale, a una ventina di metri dall’abitazione in cui i due dormivano. Diverse le persone che si sono rese conto di quello che stava accadendo e che hanno avuto paura, vista la vicinanza di alberi e altre piante. Sul posto è stato subito richiesto l’intervento dei carabinieri, arrivati dalla stazione di Pereto, con il maresciallo Domenico Palma.

Un’altra pattuglia è stata messa a disposizione dal nucleo radiomobile della compagnia di Tagliacozzo.

Anche se al momento nessuna pista è esclusa, gli inquirenti temono possa trattarsi di dolo. Il camper risulta intestato alla direttrice dell’ufficio postale di Rocca di Botte, che non è di origine abruzzese e che risiede in paese per via della sua attività lavorativa. La donna e il suo compagno avrebbero dichiarato ai carabinieri di non aver mai avuto screzi con qualcuno e nemmeno di aver ricevuto minacce. Dal primo intervento dei vigili del fuoco sembra che nelle vicinanze non siano stati trovati inneschi o materiali incendiari.

A far propendere gli inquirenti per la pista dolosa ci sarebbe il fatto che è stato accertato che l’impianto elettrico era stato disattivato correttamente e quindi sarebbe davvero improbabile che le fiamme si siano propagate a causa di un corto circuito.

Sul caso sono in corso le indagini dei militari della compagnia di Tagliacozzo, al comando del capitano Edoardo Commandè, che stanno raccogliendo anche le testimonianze dei vicini per cercare di avere un quadro più dettagliato dell’accaduto.

Se venisse confermata la pista dolosa non si potrebbero escludere moventi legati all’attività lavorativa della donna, nè tantomeno azioni di uno squilibrato. (m.t.)

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