Avezzano, dimessa dopo l'intervento rientra in ospedale e muore

La donna, una 70enne di Arpino, è deceduta a causa di una emorragia interna. I familiari si sono rivolti a un legale e vogliono vederci chiaro su eventuali responsabilità. L'autopsia eseguita all'ospedale di L'Aquila

AVEZZANO. Viene sottoposta a un intervento chirurgico, poi torna a casa per il Natale e dopo le feste si sente male. Torna di nuovo in ospedale e tre giorni dopo arriva la morte.

Ora ci sono dubbi sulle cause del decesso di una 70enne, Maria Rea, di Arpino (Frosinone), morta a Capodanno all’ospedale di Avezzano, dove aveva subìto qualche giorno prima l’intervento chirurgico. I familiari vogliono capire che cosa sia realmente accaduto e per quale motivo la donna sia morta nonostante l’intervento fosse andato bene. Così hanno deciso di rivolgersi a un legale e hanno chiesto che vengano avviati degli accertamenti. La Asl di Avezzano L’Aquila Sulmona ha così deciso di disporre un’autopsia sulla donna. All’accertamento, che è avvenuto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, era presente anche il medico legale di parte, incaricato dalla famiglia della donna.

La vicenda è ancora tutta da chiarire. Dalla ricostruzione dei fatti emergerebbe che la pensionata, originaria di Arpino e molto stimata e conosciuta in paese, era stata sottoposta a un’operazione di routine all’ospedale di Avezzano. Tutto, a quanto pare, era andato nel migliore dei modi e alla fine, dopo una breve degenza, era stata dimessa. Il 21 dicembre era uscita e aveva potuto trascorrere le feste con la propria famiglia. Ha condiviso momenti di gioia con i parenti, scambiando con loro gli auguri di Natale. Ma pochi giorni dopo, esattamente il 29 dicembre, è accaduto qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato. La convalescente avrebbe cominciato ad accusare uno stato di malore. I familiari, preoccupati, hanno quindi deciso di riportarla all’ospedale di Avezzano.

Qui, dopo il passaggio in pronto soccorso, la paziente sarebbe stata trasferita in un reparto. Circa 48 ore dopo, però, la situazione è precipitata. Infatti, la mattina di domenica la paziente è morta, gettando nella disperazione i propri familiari.

A quel punto i parenti hanno chiesto spiegazioni, ma non sono rimasti convinti tanto che hanno deciso di rivolgersi a un legale. Assistiti all’avvocato Giuliana Pagnanelli hanno avanzato delle richieste di delucidazione. Non essendo state accertate le cause del decesso, l’azienda sanitaria locale, guidata dal direttore generale Rinaldo Tordera, ha disposto il trasferimento all’ospedale dell’Aquila dove è stata eseguita un’autopsia.

Secondo i primi esiti, che dovranno essere approfonditi in attesa dell’esito di ulteriori esami, avrebbe chiarito che la donna sarebbe morta a causa di un’emorragia interna, probabilmente non connessa all’intervento chirurgico che aveva subìto dieci giorni prima. Ma per ora queste sono soltanto indiscrezioni.

L’avvocato della famiglia dell’anziana è in attesa degli atti ufficiali, in particolare dell’esito dell’esame istologico. Solo a quel punto saranno avviate ulteriori azioni legali volte ad accertare eventuali responsabilità. Per il momento, l’aspetto legale ha lasciato spazio a quello affettivo e proprio ieri, ad Arpino, nella chiesa di San Michele Arcangelo, alle 15, sono stati celebrati i funerali.

La morte della 70enne ha suscitato cordoglio e commozione, soprattutto fra coloro che la conoscevano bene. Tutto il paese si è stretto attorno ai figli e all’intera famiglia in un grande abbraccio.

Abbiamo sentito la Asl che si è riservata di commentare la vicenda in un secondo momento.

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