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Avezzano, furti nelle case: in manette il ladro acrobata
Giuseppe Cannone, 46 anni, insieme al suo complice Marco Lumicini, 42 anni, entrambi di Roma, avrebbero compiuto una serie di furti in casa nello scorso autunno
AVEZZANO. Gli Agenti del Commissariato di Avezzano hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere ad un ladro acrobata di Roma ed al suo complice. Si tratta di Giuseppe Cannone di 46 anni e di Marco Lumicini di 42 anni.
Cannone è noto alla Polizia come specialista di furti acrobatici in appartamenti tramite arrampicate nelle grondaie. Con il complice aveva compiuto, lo scorso autunno, alcuni furti in abitazioni di Avezzano rubando numerosi monili in oro ed orologi. Le indagini, condotte tra Avezzano e Roma dal Personale della Squadra Anticrimine hanno permesso, con una serie di appostamenti, di individuare i responsabili. In particolare, Giuseppe Cannone, nel mese di dicembre 2010, era stato sottoposto ad altra misura cautelare. A seguito di questo provvedimento i furti in abitazioni erano quasi scomparsi.
Entrambi i responsabili sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni di Roma e, dopo le formalità, di rito, associati nel carcere di Regina Coeli. Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Avezzano Guido Cocco mentre i provvedimenti sono stati firmati dal Gip Claudio Politi.
Cannone è noto alla Polizia come specialista di furti acrobatici in appartamenti tramite arrampicate nelle grondaie. Con il complice aveva compiuto, lo scorso autunno, alcuni furti in abitazioni di Avezzano rubando numerosi monili in oro ed orologi. Le indagini, condotte tra Avezzano e Roma dal Personale della Squadra Anticrimine hanno permesso, con una serie di appostamenti, di individuare i responsabili. In particolare, Giuseppe Cannone, nel mese di dicembre 2010, era stato sottoposto ad altra misura cautelare. A seguito di questo provvedimento i furti in abitazioni erano quasi scomparsi.
Entrambi i responsabili sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni di Roma e, dopo le formalità, di rito, associati nel carcere di Regina Coeli. Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Avezzano Guido Cocco mentre i provvedimenti sono stati firmati dal Gip Claudio Politi.
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