Avezzano, la neonata morta in ospedale I genitori: "Verità sulla morte di nostra figlia"

Parlano madre e padre della neonata: "Stava male, ci hanno detto che eravamo apprensivi"

MORINO. «Vogliamo avere risposte dalla giustizia. Quelle risposte che ci sono state negate o sono state date con superficialità in ospedale. Nessuno ci ridarà più una figlia, ma sono molti i dubbi». I genitori della neonata morta a tre giorni dal parto accettano di raccontare la loro dolorosa storia al Centro. L'inchiesta della Procura di Avezzano, intanto, prosegue.

Il reato ipotizzato a carico di ignoti è omicidio colposo. Un primo responso dell'esame autoptico eseguito da Cristian D'Ovidio avrebbe riscontrato una malformazione cardiaca nella neonata. Ma serviranno approfondimenti: la perizia verrà depositata fra novanta giorni e lo stesso D'Ovidio dovrà visionati tutti gli esami eseguiti dalla donna durante la gravidanza. Così come disposto dal pm Maurizio Maria Cerrato. «Non ci arrendiamo a una spiegazione superficiale come quella della morte bianca, come una fatalità che può capitare a tutti i neo genitori», affermano Fausto Corradi e Daniela Macioci, genitori della piccola Silvia. «Avevamo denunciato nei giorni precedenti le dimissioni dall'ospedale», riprendono i coniugi di Morino, «che la bambina aveva evidenti difficoltà respiratorie, ma i nostri allarmi sono stati presi come ansie di genitori giovani e apprensivi. In molti ci hanno tranquillizzato, ignorando i problemi di salute della piccola. Neanche dopo la morte di nostra figlia nessuno ci ha saputo dare spiegazioni. Speriamo che la giustizia faccia emergere la verità».

La piccola Silvia è nata alle 12,12 di giovedì 29 settembre. Sabato le dimissioni dall'ospedale. Domenica mattina la morte nel reparto di pediatria dello stesso ospedale, dove la piccola era stata riportata. Il parto naturale e la gestazione tranquilla non lasciavano ipotizzare complicazioni. La famiglia Corradi è assistita dagli avvocati Leonardo Casciere e Dora Paris. «Se da un lato i medici ci rassicuravano sulla salute della bambina, dall'altro nella cartella clinica della piccola era stato prescritto un ecocardiogramma che si sarebbe dovuto effettuare a una settimana di distanza dalle dimissioni» aggiunge la madre della neonata «inoltre durante la denuncia in Procura abbiamo notato che le dimissioni di mia figlia non sono state firmate da alcun medico».

Ora la famiglia aspetta una risposta dalla Procura: «Non per un risarcimento che nessuna cifra potrà mai colmare, ma per vedere accertate eventuali responsabilità. La nostra tragedia è il ritratto dello stato in cui versa la sanità marsicana. Strutture al collasso, sovraffollamento dei reparti e personale insufficiente porteranno a un sempre maggior numero di problemi. La situazione della struttura ospedaliera di Avezzano è incivile, come da Terzo mondo è dover vedere una figlia morire dopo tre giorni senza alcuna spiegazione».

I funerali della neonata si sono svolti ieri pomeriggio in una cerimonia strettamente privata nella chiesa Santo Spirito di Avezzano.

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