Avezzano, scrocconi a mensa: buco di 80mila euro 

Sono 150 le famiglie che non pagano i buoni pasto ai figli che restano a scuola. Il Comune chiama gli avvocati. Si rischiano rincari sulle tariffe

AVEZZANO. Bimbi scrocconi perché i loro genitori non pagano i buoni pasto della mensa scolastica. E salvo rare eccezioni, stando alle verifiche del Comune, le famiglie morose sono quelle con redditi elevati (valore Isee superiore a 21.000 euro), a cui spetterebbe tariffa piena di 3,48 euro a pasto. I mancati pagamenti, dall’ottobre 2016 a oggi, hanno generato un buco nelle casse comunali di oltre 80mila euro. Sono circa 150 le famiglie irregolari. Tutte avvisate attraverso messaggini sui telefonini o lettere. Ma niente. Non pagano.
Per tali ragioni il Comune ha interessato la propria avvocatura e, per evitare problemi di bilancio che potrebbero tradursi in un aumento delle tariffe per tutti, sta inviando un’ultima intimazione scritta alle famiglie morose per il saldo delle pendenze debitorie. Avvisi sono stati affissi in tutte le scuole elementari e materne di Avezzano. Attualmente il servizio di refezione scolastica della ditta Essebi riguarda circa 1.700 bambini.
Gli accertamenti sono possibili attraverso controlli nel sistema informatico. Per usufruire del servizio i genitori sono tenuti a versare periodicamente delle somme di denaro, una sorta di ricarica simile a quella utilizzata per i telefonini. Ma i pasti vengono assicurati a tutti i bambini.
«Si è in presenza anche di casi di morosi cronici», sottolinea la dirigente comunale Maria Laura Ottavi (Servizi sociali ed educativi), «con debiti addirittura superiori a 800 euro. Molte di queste famiglie, nonostante i solleciti, non hanno regolarizzato la loro posizione pur avendo redditi sufficienti. Almeno in una sessantina di casi si tratta di nuclei familiari che dovrebbero pagare la tariffa massima. Qui non ci troviamo di fronte a semplici dimenticanze». Il Comune non tollererà altri ritardi. «In mancanza di pagamento di avviso del debito entro il termine assegnato», è l’indicazione che arriva dalla dirigente Ottavi, «l’amministrazione sarà costretta ad avviare la procedura di recupero coattivo del credito, mediante iscrizione a ruolo dello stesso tramite un agente della riscossione, con ogni conseguente aggravio di spese».
Il Comune ricorda che le famiglie possono verificare direttamente e in qualunque momento il conto mensa dei propri figli collegandosi a internet (https://portal.multiutilitycard.it/LunnchService/) attraverso le credenziali inviate a ogni genitore. Per ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi all’Ufficio politiche scolastiche del Comune in via Vezzia 32 (Erminia Ruscitti, telefono 0863.501460).
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