Bar distrutto a Sulmona, arrestati due esponenti della comunità rom locale

Obbligo di dimora per altre sei persone, mentre un altra è stata sottoposta all'obbligo di firma. Nel raid fu distrutto il bar e ferite due persone con prognosi di 30 giorni

SULMONA. Due ordini di custodia cautelare ai domiciliari, sei divieti di dimora a Sulmona e un obbligo di firma. Sono i provvedimenti cautelari eseguiti oggi dalla polizia di Sulmona nei confronti di 9 persone, tutte di origine rom e residenti in città, nell'ambito delle indagini sul raid punitivo nei confronti di alcuni frequentatori di un bar cittadino, legati alla malavita locale, nell'aprile scorso.

Nel raid fu distrutto il bar e ferite due persone con prognosi di 30 giorni. Finiti ai domiciliari Guerino Di Rosa di 36 anni e Pasquale Di Rocco di 56 anni. Mentre a Franco Di Rocco (47), Mario Di Rosa (47), Roberto Di Rocco (40), Luigino Di Rosa (44), Maurizio Di Rosa (27) e Bruno Spinelli (37) è stata vietata la permanenza a Sulmona. A Federico Di Rocco (27), è stato imposto solo l'obbligo di firma.

"La differenza fra le varie misure cautelari è dovuta ai diversi elementi di colpevolezza emersi nel corso delle indagini", ha spiegato in conferenza stampa la dirigente del commissariato di Sulmona Francesca La Chioma, "determinanti sono state le prove raccolte dalla scientifica visto l'alto numero di persone appartenenti alla comunità rom locale che abbiamo dovuto controllare. Le indagini non sono chiuse e stiamo cercando di individuare le altre persone che hanno preso parte al raid, residenti fuori Sulmona".

L'azione punitiva dei rom sarebbe scattata a seguito dell'aggressione di due ragazze sempre di origine rom, da parte di alcuni giovani di Sulmona, appartenenti alla criminalità locale e assidui frequentatori del bar preso di mira.

© RIPRODUZIONE RISERVATA