Benedetti diserta il banco di presidente in contrasto con il Pd

Il consiglio approva la variazione di bilancio e dà il via libera alla riqualificazione della sede dell’assemblea regionale

L’AQUILA. Sarebbe stato un “improvviso raffreddore sovietico”, come lui stesso lo definisce, l’impedimento che ha visto ieri il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti abbandonare le proprie funzioni. Un “raffreddore” che la dice lunga sulla crisi in casa Pd. Le polemiche interne al Partito democratico, infatti, vanno avanti ormai da tempo e il rifiuto di presiedere l’assemblea consiliare da parte di Benedetti, che comunque era presente in aula e ha partecipato alle votazioni, sembra rappresentare un punto di rottura difficilmente sanabile. Il pomo della discordia è da rintracciare nell’ultimo Festival dell’Unità, occasione in cui il presidente si è ripetutamente contrapposto al segretario del Pd cittadino Stefano Albano, soprattutto riguardo al parterre dei partecipanti. A far saltare dalla sedia Benedetti, in particolare, un documento, una sorta di “atto di fiducia” verso il segretario cittadino, firmato da molti esponenti del Pd: dalla senatrice Stefania Pezzopane al vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli, dal sindaco Massimo Cialente al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, passando per assessori e consiglieri comunali. La complessa questione è stata liquidata ieri con un «no comment» dal presidente, che ha invocato l’articolo 24 dello Statuto, che al punto 3 dice che «in caso di assenza o di impedimento il presidente è sostituito dal vicepresidente con funzioni vicarie», ovvero Ermanno Giorgi.

La presenza di Benedetti in aula, in ogni caso, ha permesso di approvare importanti punti all’ordine del giorno, come la prima variazione al bilancio di previsione 2016, riferita al riconoscimento della spesa di circa 200mila euro per arbitrati legali, di 80mila euro a titolo di contributo per la Perdonanza, di 180mila euro per l’allestimento di palchi e di ulteriori 25mila euro per servizi, sempre connessi alla manifestazione. Con un successivo atto deliberativo l’assemblea ha stabilito altresì di disporre il rinvio dell’adozione del bilancio consolidato.

Via libera, poi, al progetto di riqualificazione del complesso che ospita il consiglio regionale, attraverso il recupero della sala Michetti e la realizzazione di una sala ipogea con una superficie di 590 metri quadri, per un totale di 250 posti a sedere.

Il consiglio ha approvato, infine, una mozione – presentata dai consiglieri Raffaele Daniele (Udc) e Pierluigi Properzi (Domani L’Aquila) – con la quale si impegna l’amministrazione affinché, «nel corso della ricostruzione, vengano attentamente considerate le proposte di restauro tipologico e fisiologico dei tessuti storici, alterati da interventi di modernizzazione, recentemente avanzate da monsignor Antonini. In particolare», prosegue il documento, «si verifichi la possibilità di ricostruire la quinta monumentale su piazza Fontesecco».

©RIPRODUZIONE RISERVATA