Il piccolo Gabriele con i carabinieri, l'encomio e la famiglia (foto Carabinieri)

L'AQUILA

Bimbo trova reperti preistorici nella tana di una talpa e li consegna

Gita in montagna con sorpresa insieme ai genitori nella piana di Campo Felice, a Gabriele (8 anni) l'encomio da parte dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale

L'AQUILA. Passeggiata in montagna con sorpresa: bambino di 8 anni ritrova tre manufatti preistorici e li consegna ai carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale. E' avvenuto nel fine settimana, durante un’escursione sulla piana di Campo Felice. Il piccolo Daniele era insieme alla sua famiglia quando ha trovato, nei pressi della tana di una talpa, tre sassi dalla forma insolita.

In una nota dei carabinieri viene sottolinato come i genitori, ai quali il figlio aveva mostrato la strana scoperta, non hanno tenuto per sé quanto rinvenuto, ma, come prevede la legge, si siano rivolti ai militari del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale dell’Aquila, istituito nel marzo di quest’anno, e alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la Città dell’Aquila e dei Comuni del cratere. In segno di riconoscimento, a Gabriele è stato conferito un encomio per il ritrovamento del materiale preistorico.

I manufatti trovati dal piccolo Gabriele

I tre “strani sassi”, infatti, dopo gli accertamenti a cura dei funzionari del ministero della Cultura, sembra siano assimilabili a manufatti litici, presumibilmente di età preistorica, in selce e pietra calcarea, quest’ultima con tracce di numerosi fossili marini: ulteriori approfondimenti scientifici permetteranno di definirne le caratteristiche, la cronologia e l’eventuale contesto culturale di appartenenza.

La scoperta si aggiunge a notizie d’archivio che indicavano genericamente in località Casamaina ritrovamenti di materiale archeologico: "Il ritrovamento fortuito di beni culturali, ovvero di quelle cose che presentano un interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, e la successiva denuncia entro 24 ore al Soprintendente o al sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza, rappresenta una consuetudine che si sta radicando negli ultimi anni, in Italia, tra la popolazione, in ragione di una crescente sensibilità pubblica sulla tutela del patrimonio culturale".