SAN BENEDETTO. Attentato incendiario contro un camion danneggia la sede cittadina della Misericordia. Immediato il trasferimento dei volontari e di tutte le attività dell'associazione in dei locali non raggiunti dalle fiamme. Sulla vicenda gli inquirenti hanno aperto un’inchiesta per capire chi ha lanciato la bottiglia incendiaria.

Erano da poco trascorse le 2 di notte quando un’auto passando lungo via Enrico Toti, parallela di corso Vittorio Veneto, ha lanciato la bomba accesa contro un piccolo camion parcheggiato proprio sotto la sede della Misericordia.

Il fuoco ha subito raggiunto il mezzo e le fiamme sono salite fino a colpire la struttura adiacente. Attimi di paura per i residenti della strada che hanno tempestivamente lanciato l'Sos ai vigili del fuoco.

Nel giro di qualche minuto, il fuoco è divampato raggiungendo il primo piano della struttura e bruciando tutta la tapparella e parte del tetto.

Detriti e parte delle tegole sono stati trovati sul marciapiede sottostante mentre le stanze, dove la Misericordia svolge quotidianamente le attività di assistenza alle persone malate e ai portatori di handicap, sono state inondate di fumo. I pompieri si sono portati al primo piano della struttura e hanno spento le fiamme che stavano divampando anche sul tetto dell'edificio.

In via precauzionale, i vigili hanno fatto spostare i mezzi della Misericordia, che contenevano delle bombole di ossigeno e altri strumenti, e hanno sgomberato i locali dell'associazione per questioni di sicurezza. I carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati dal capitano Michele Borrelli, stanno indagando per risalire all'autore del fatto.

Dietro all’attentato si potrebbe nascondere un gesto intimidatorio ai danni del proprietario del camion sul quale ora gli inquirenti faranno luce. Intanto le attività della Misericordia sono state spostate in alcuni locali al piano terra che non sono stati raggiunti dalle fiamme.

«L'incendio ha distrutto parte della struttura», ha commentato il governatore della Misericordia Sa ndrino Raglione, «stiamo provvedendo a traslocare al piano terra ma sarà comunque una situazione provvisoria. Ciò che ci preoccupa è il futuro e i fondi necessari per ristrutturare la sede». Una situazione particolarmente delicata alla luce delle tante difficoltà per un’associazione che opera nel sociale e che fa i conti con le difficoltà di accesso ai contributi. Tanta, inoltre, la paura da parte dei residenti della zona.

Eleonora Berardinetti

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