Cam, debito da 1,3 milioni

Il Consorzio acquedottistico deve rimborsare il Comune
AVEZZANO. Mancati rimborsi per quasi un milione e 300mila euro. Cifra che il Consorzio acquedottistico marsicano dovrebbe immettere nelle casse del Comune di Avezzano. Un caso sollevato nell'ultimo consiglio - non senza polemiche - dopo la relazione del Collegio dei revisori dei conti sul bilancio di previsione 2011.
LA RELAZIONE. È quella presentata dall'organo di revisione, composto da Danilo Paolini, Luigi Turni e Simona Bianchi, sulla proposta di bilancio di previsione 2011 del Comune di Avezzano. Per quanto riguarda il servizio idrico integrato gestito dal Consorzio acquedottistico marsicano, si evidenzia che il «rimborso di rate di mutui contratti dal Comune, da rimborsare dalla società partecipata Cam spa, alla data del 31 dicembre 2011, ammonta complessivamente a 1.291.418,41 euro».
IL SUGGERIMENTO. Lo hanno dato gli stessi revisori, nella loro relazione, all'amministrazione guidata da Antonio Floris: «Procedere all'inoltro del decreto ingiuntivo» e «mettere in mora il debitore» inviando a mezzo di notifica l'invito al pagamento delle somme maturate fino al dicembre 2010 (comprensive degli interessi), indicando le modalità di pagamento e il termine per adempiere (normalmente stabilito in 30 giorni dalla data di notifica) con l'avvertenza che «in caso negativo il Comune provvederà al recupero coattivo del credito significando che il mancato rimborso costituirebbe un danno erariale per l'Ente».
L'ANTEFATTO. Perché nasce il debito? Occorre andare all'8 gennaio 2007 quando l'Ato numero 2 marsicano (Ambito territoriale ottimale) ha affidato al Cam la gestione del servizio idrico integrato (acqua e fogna) nonché le immobilizzazioni, le attività e le passività, compresi gli oneri relativi all'ammortamento dei mutui, sollevando dal relativo pagamento gli Enti locali. Viste le disposizioni, il Comune di Avezzano ha provveduto a quantificare gli oneri di ammortamento dei mutui sul servizio idrico integrato che il Cam deve rimborsare. Come emerge dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti «a tutt'oggi non risultano ancora rimborsati gli importi delle annualità 2007, 2008 e 2009». Oltre 360mila euro per ogni annualità. Per il 2006, inoltre, «restano da versare 12mila 350 euro».
LE CRITICITÀ. Sono quelle del Cam, hanno determinato i mancati rimborsi ed emergono dalla relazione: «Rispetto dei limiti in materia di assunzioni del personale per le società a totale partecipazione pubblica che gestiscono servizi pubblici locali a rilevanza economica; rispetto della normativa vigente per quanto concerne i compensi agli amministratori e il conferimento di incarichi di collaborazione; rispetto del criterio della prudenza nella previsione di entrate di cui si possa ragionevolmente ritenere certo il conseguimento economico e l'indebitamento che ha subìto un notevole incremento nel corso del triennio 2006-2008».
LA POLEMICA. L'hanno sollevata Roberto Verdecchia (Partecipazione e sviluppo) e Gino Di Cicco (Fli) nell'ultimo consiglio comunale. Avezzano è fra i 33 comuni soci del Cam: detiene 135 titoli azionari, pari al 22,13% del capitale sociale. «In consiglio» afferma Roberto Verdecchia, «abbiamo chiesto se è il caso che questi atti finiscano alla Procura generale della Corte dei conti e anche alla procura della Repubblica competente. Tutto questo in virtù della relazione fatta dal Collegio dei revisori». Critico anche Di Cicco: «Ci ha lasciati allibiti la difesa fatta sul caso dal nuovo assessore al Bilancio, De Cesare».
LA RELAZIONE. È quella presentata dall'organo di revisione, composto da Danilo Paolini, Luigi Turni e Simona Bianchi, sulla proposta di bilancio di previsione 2011 del Comune di Avezzano. Per quanto riguarda il servizio idrico integrato gestito dal Consorzio acquedottistico marsicano, si evidenzia che il «rimborso di rate di mutui contratti dal Comune, da rimborsare dalla società partecipata Cam spa, alla data del 31 dicembre 2011, ammonta complessivamente a 1.291.418,41 euro».
IL SUGGERIMENTO. Lo hanno dato gli stessi revisori, nella loro relazione, all'amministrazione guidata da Antonio Floris: «Procedere all'inoltro del decreto ingiuntivo» e «mettere in mora il debitore» inviando a mezzo di notifica l'invito al pagamento delle somme maturate fino al dicembre 2010 (comprensive degli interessi), indicando le modalità di pagamento e il termine per adempiere (normalmente stabilito in 30 giorni dalla data di notifica) con l'avvertenza che «in caso negativo il Comune provvederà al recupero coattivo del credito significando che il mancato rimborso costituirebbe un danno erariale per l'Ente».
L'ANTEFATTO. Perché nasce il debito? Occorre andare all'8 gennaio 2007 quando l'Ato numero 2 marsicano (Ambito territoriale ottimale) ha affidato al Cam la gestione del servizio idrico integrato (acqua e fogna) nonché le immobilizzazioni, le attività e le passività, compresi gli oneri relativi all'ammortamento dei mutui, sollevando dal relativo pagamento gli Enti locali. Viste le disposizioni, il Comune di Avezzano ha provveduto a quantificare gli oneri di ammortamento dei mutui sul servizio idrico integrato che il Cam deve rimborsare. Come emerge dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti «a tutt'oggi non risultano ancora rimborsati gli importi delle annualità 2007, 2008 e 2009». Oltre 360mila euro per ogni annualità. Per il 2006, inoltre, «restano da versare 12mila 350 euro».
LE CRITICITÀ. Sono quelle del Cam, hanno determinato i mancati rimborsi ed emergono dalla relazione: «Rispetto dei limiti in materia di assunzioni del personale per le società a totale partecipazione pubblica che gestiscono servizi pubblici locali a rilevanza economica; rispetto della normativa vigente per quanto concerne i compensi agli amministratori e il conferimento di incarichi di collaborazione; rispetto del criterio della prudenza nella previsione di entrate di cui si possa ragionevolmente ritenere certo il conseguimento economico e l'indebitamento che ha subìto un notevole incremento nel corso del triennio 2006-2008».
LA POLEMICA. L'hanno sollevata Roberto Verdecchia (Partecipazione e sviluppo) e Gino Di Cicco (Fli) nell'ultimo consiglio comunale. Avezzano è fra i 33 comuni soci del Cam: detiene 135 titoli azionari, pari al 22,13% del capitale sociale. «In consiglio» afferma Roberto Verdecchia, «abbiamo chiesto se è il caso che questi atti finiscano alla Procura generale della Corte dei conti e anche alla procura della Repubblica competente. Tutto questo in virtù della relazione fatta dal Collegio dei revisori». Critico anche Di Cicco: «Ci ha lasciati allibiti la difesa fatta sul caso dal nuovo assessore al Bilancio, De Cesare».
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