Canistro e Civitella, no all’ingresso nel Cam 

I due sindaci preparano il ricorso al Tar: «Stiamo difendendo la sana gestione dei nostri sistemi idrici»

CIVITELLA ROVETO. Canistro e Civitella Roveto dicono no all’ingresso dei due Comuni nel Consorzio acquedottistico marsicano (Cam) e si preparano a una battaglia legale per vedere riconosciute le loro scelte.
Lo scorso 4 ottobre Giandomenico Falcon, che è il legale anche degli altri nove Comuni abruzzesi costituiti nel Comitato Gasi Abruzzo, dopo un lungo e meticoloso lavoro istruttorio, ha notificato a Ersi e a Cam i ricorsi dei Comuni di Canistro e Civitella Roveto, che saranno presto depositati al Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo.
Le due amministrazioni chiedono l’annullamento delle delibere di Ersi che hanno comportato il mancato riconoscimento della gestione autonoma dei due Comuni e le successive note di richiesta di trasferimento del sistema idrico integrato al Cam.
I due primi cittadini, Gianmaria Vitale di Canistro e Pierluigi Oddi di Civitella Roveto, confermano ancora una volta la volontà di non arrendersi e «di continuare a dare battaglia in ogni sede per difendere le sane e regolari gestioni dei propri sistemi idrici, la cui efficienza ed economicità», sottolineano Vitale e Oddi, «è quotidianamente confermata dai fatti oggettivi e dai propri cittadini. Nei ricorsi abbiamo fatto chiarezza sulle gravi carenze, sui difetti di motivazioni e di istruttoria che ha operato Ersi con i propri atti. Confidiamo», concludono i sindaci di Canistro e Civitella, «che il Tar accolga le nostre istanze, affinché, in via cautelare, sospenda l’efficacia degli atti impugnati e degli atti presupposti e consequenziali e, nel merito, annulli le delibere Ersi condannandolo a riconoscere la facoltà dei due Comune di conservare la gestione autonoma del servizio idrico integrato».