Carcere minorile dell’Aquila intitolato a San Francesco. Ostellari: «I giovani vanno aiutati con l’esempio»

La cerimonia alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, che si è soffermato sul valore educativo e rieducativo della struttura: “Da qui si può solo ricostruire”
L’AQUILA. L'Istituto penale per i minorenni dell'Aquila, il cui nuovo corso era stato inaugurato a inizio agosto, è stato ufficialmente intitolato a San Francesco d'Assisi, celebrato sabato scorso come patrono d'Italia. Alla cerimonia ha partecipato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha sottolineato il valore educativo e sociale dell'iniziativa. "È un simbolo, ma anche un significato valoriale profondo - ha detto - del senso del dovere, della possibile rinascita di chi si ritroverà qui come detenuto". Il sottosegretario ha richiamato "il rispetto delle regole e quei concetti di dovere che oggi è importante ribadire, in un periodo segnato dalla devianza giovanile". "Questo deve essere un luogo dove il dovere è essenziale - ha aggiunto - ma anche dove c'è la possibilità di ricostruire un futuro. Una funzione fondamentale ce l'ha tutta la comunità, nella fase di prevenzione: è prima che si deve lavorare ancora molto. Da qui si può solo ricostruire. La società in cui viviamo è troppo concentrata sui diritti. Credo che sia importante invece ritornare ai concetti del dovere, dell'impegno, del sacrificio, della necessità di lavorare tutti insieme verso un futuro migliore, ha detto Andrea Ostellari. "I giovani vanno accompagnati con un impegno maggiore e condiviso da parte di tutti, genitori compresi. Servono spazi di aggregazione autentica, che li allontanino dalla strada e dall'abuso dei social: il cellulare deve tornare a essere uno strumento, non un rifugio".
Alla cerimonia erano presenti anche il poeta e scrittore Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell'ottavo centenario della morte di San Francesco, e Antonio Sangermano, capo del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia, che ha aperto il dibattito precedente allo svelamento della targa.