Caro-affitti, 130 posti a rischio

1 Maggio 2014

Troppi 430mila euro l’anno di utenze: ex Technolabs sta per spostare a Roma personale e impianti

L’AQUILA. Il laboratorio di ricerca della ex Technolabs, dove lavorano 130 persone, potrebbe essere smantellato a giorni.

L’aumento dei costi di gestione all’interno del polo elettronico, che aveva allarmato i sindacati, potrebbe infatti causare a breve il taglio della fornitura di energia elettrica. Un’eventualità che porterebbe la nuova proprietà, la Intecs spa, a decidere di spostare personale e attrezzature nella sede di Roma. Secondo le Rsu, che sollecitano un tempestivo intervento del sindaco Massimo Cialente, «si tratta di una spada di Damocle che pende minacciosa sulle teste dei dipendenti. L’azienda», scrivono le Rsu, «ritiene che ci siano in atto dinamiche volte a disincentivare la presenza industriale all’interno del comprensorio, attraverso un aumento pesantissimo dei costi di gestione, insostenibile per un’azienda in enormi difficoltà. Abbiamo già sollecitato il sindaco della nostra città, ma purtroppo al momento non ci sono ancora riscontri di nessun tipo. I lavoratori», concludono le Rsu, «ritengono necessario l’intervento del Comune, perché eserciti un ruolo di mediazione tra la società Neon Appalti srl, che si occupa della gestione del comprensorio, e l’azienda, con l’obiettivo di cercare una soluzione che consenta la salvaguardia di 130 ricercatori».

I ricercatori si riuniranno in assemblea, per valutare le evantuali azioni da mettere in campo in caso di mancate risposte. Per coprire le spese di fornitura di energia elettrica e riscaldamento, controllo degli impianti, manutenzione e sorveglianza, il nuovo gestore ha chiesto alla Intecs un contributo annuo di 430mila euro. Una cifra aumentata di quasi il 50%, rispetto ai 289mila euro versati finora.

Romana Scopano

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