Carriole e musica, il popolo insiste

Nuova mobilitazione a piazza Palazzo: accesso libero grazie a un’ordinanza

L’AQUILA. «Sallustio t’aspetta alle 9,30. Non arriva’ tardi che ce sta da lavora’, ma ce sta pure lo magna’». Il messaggino lo ricevi puntuale sul telefonino dopo ora di cena, quasi come una convocazione per la partita della domenica. Le carriole non si fermano, in una città che riscopre settimana dopo settimana gli stimoli per ritrovarsi in piazza. Gli aquilani portano in centro i loro progetti e le loro aspettative, per una ricostruzione dal basso. Così, alla mobilitazione delle carriole in piazza Palazzo, si aggiunge oggi un presidio permanente nel tendone di piazza Duomo.

IN MUSICA.
Esposizioni, allestimenti dinamici e stand, il tutto a suon di musica, per una manifestazione nella manifestazione che darà a tutti la possibilità di partecipare, anche a chi non se la sente di prendere pala e piccone e tirare via le macerie. Un’iniziativa, quella di piazza Duomo, a cui parteciperanno anche i rappresentanti delle 16 associazioni culturali incluse nel progetto «La piazza» (Arci, Querencia, Teatrabile, Comunità XXIV Luglio, Muspac, Csi, Aptdh, Sicomoro, Crocevia, Solisti aquilani, Ricostruire insieme, Cngei, Genitori si diventa, Artisti aquilani, Aism, Arci servizio civile), per chiedere al Comune una risposta certa in merito all’insediamento delle loro nuove sedi.

CARRIOLA SÌ.
E poi ci sono i comitati, compatti nel dire che «le carriole non rappresentano la pretesa di rimuovere tutte le macerie, ma vogliono essere un esempio che indichi la strada specifica verso il riciclaggio in loco e che stimoli la partecipazione attiva alla ricostruzione». E questo lo si legge in una nota del «3e32» che non ha affatto lasciato cadere le affermazioni del sottosegretario Guido Bertolaso, il quale, parlando ad Arischia, aveva commentato: «Sbaglia chi pensa che con una carriola si possa portare via tutto».

La parola chiave, per i giovani del comitato, è partecipazione. «Quella stessa partecipazione che la Protezione civile ha ostacolato», si legge ancora nella nota, «vietando le assemblee e il volantinaggio nelle tendopoli e favorendo lo spopolamento del territorio». Il comitato ritiena che «la partecipazione attiva dei cittadini è la vera garanzia di trasparenza nel processo di ricostruzione, per impedire che all’Aquila si infiltri un vergognoso sistema di corruzione e favori per imprenditori sciacalli. In queste domeniche abbiamo dato una grande dimostrazione di civiltà, e acquisito la consapevolezza che possiamo essere artefici del nostro futuro».

INGRESSO LIBERO.
L’ordinanza del sindaco Massimo Cialente, che decreta il libero accesso a piazza Palazzo dalle 10 alle 13,30, con l’unica accortezza di munirsi di caschetto e guanti, contribuirà senza dubbio a evitare le «scintille» delle scorse settimane. C’è spazio anche per altre iniziative. Da Eugenio Carlomagno, direttore dell’Accademia di Belle arti e componente dell’associazione «L’Aquila un centro storico da salvare», arriva la proposta di raccogliere sottoscrizioni finalizzate a pagare quei 130 euro necessari a ogni vigile del fuoco per acquisire medaglie e attestati di benemerenza dalla Protezione civile per gli interventi all’Aquila. «Saremo noi aquilani a comprare quelle meritatissime medaglie». Carlomagno ha anche proposto al primo cittadino di assegnare ai vigili del fuoco un encomio speciale.