Casa delle donne entro un anno nella nuova sede di Collemaggio
Partiti i lavori dell’edificio dell’ex brefotrofio che si trova accanto alla basilica: stanziamento di 3 milioni Tempi più lunghi per completare il restauro del complesso monastico, ma il Conservatorio non ci andrà
L’AQUILA. Entro il 2023 la Casa delle donne andrà a Collemaggio. Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di ricostruzione dell’edificio noto come ex brefotrofio e dureranno poco più di un anno: 372 giorni. Consegnata anche l’area dell’ex convento annesso alla basilica per la cantierizzazione: la consegna definitiva dei lavori avverrà entro un mese e da allora ci vorranno circa due anni per la realizzazione delle opere necessarie al recupero dell’immobile. La struttura non ospiterà più il Conservatorio di musica Casella, che troverà la sua sede definitiva nell’ex Accademia dell’Immagine, nell’area del vecchio ospedale di Collemaggio. Entrambe gli appalti sono seguiti dal Provveditorato alle opere pubbliche, come stazione appaltante.
OBIETTIVO 2023
Quella dell’inizio dei lavori era una notizia molto attesa soprattutto da parte delle socie della Casa delle donne, che da anni soffrono problemi di spazi. L’associazione oggi è in via Angelo Colagrande, nel quartiere San Francesco-Torrione, in una struttura ottenuta dal Comune nel 2015 con comodato d’uso, rinnovato nel 2019 per ulteriori tre anni. La vicenda della struttura adiacente alla basilica di Collemaggio è stata piuttosto travagliata. Il cantiere nell’ex brefotrofio è stato consegnato la scorsa estate alla ditta. Proprio in occasione dell’ultima Perdonanza, infatti, dopo 12 anni dal sisma, la struttura era stata coperta da un telone bianco e da impalcature. Il progetto esecutivo, tuttavia, è stato approvato soltanto a febbraio scorso. Per il cantiere c’è uno stanziamento complessivo di 3 milioni, mentre i lavori veri e propri ammontano a circa 2.400.000 euro. Le opere dovrebbero concludersi nell’arco di poco più di un anno. L’obiettivo del Provveditorato alle opere pubbliche, stazione appaltante dei lavori, è riconsegnare la storica struttura del centro antiviolenza all’associazione che se ne occupa entro il 2023.
IL CHIOSTRO
Nell’edificio adiacente alla Casa delle Donne, nel 2009 aveva sede anche il Conservatorio di musica Casella. Si tratta dell’antico convento dei Celestini, diviso da un corpo scala dall’edificio del Centro antiviolenza. I due corpi sono oggetto di appalti diversi perché per la Casa delle donne c’è un finanziamento della Provincia, mentre il resto ha fondi governativi. L’ex monastero risale alla fine del 1200, ma ha subìto varie ristrutturazioni nei secoli. All’interno sarà recuperato anche il prezioso chiostro con l’antico pozzo e la sala Celestiniana, ex refettorio dei monaci, coperta da campata a crociera e con un affresco cinquecentesco sulla parete di fondo, una Crocifissione, attribuito a Saturnino Gatti. Oggi il complesso è di proprietà della Provincia. Per il recupero complessivo della struttura sono previsti 730 giorni, esattamente due anni, a partire dalla consegna definitiva dei lavori che ci sarà con ogni probabilità a giugno.
CONSERVATORIO, NUOVA SEDE
Il complesso ospitava prima del terremoto diversi enti, tra cui il Conservatorio, che tuttavia avrà presto un’altra destinazione: i locali dell’ex Accademia dell’Immagine, sempre a Collemaggio, nell’area del vecchio ospedale psichiatrico. Lo stabile che fu sede dell’Accademia, infatti, è stato acquistato dal Conservatorio grazie a una donazione della Siae. Il Comune curerà tutte le procedure tecnico-amministrative per l’appalto dei lavori per la ricostruzione dell’edificio. La giunta ha infatti approvato lo schema di convenzione tra l’ente e il Conservatorio Casella.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
OBIETTIVO 2023
Quella dell’inizio dei lavori era una notizia molto attesa soprattutto da parte delle socie della Casa delle donne, che da anni soffrono problemi di spazi. L’associazione oggi è in via Angelo Colagrande, nel quartiere San Francesco-Torrione, in una struttura ottenuta dal Comune nel 2015 con comodato d’uso, rinnovato nel 2019 per ulteriori tre anni. La vicenda della struttura adiacente alla basilica di Collemaggio è stata piuttosto travagliata. Il cantiere nell’ex brefotrofio è stato consegnato la scorsa estate alla ditta. Proprio in occasione dell’ultima Perdonanza, infatti, dopo 12 anni dal sisma, la struttura era stata coperta da un telone bianco e da impalcature. Il progetto esecutivo, tuttavia, è stato approvato soltanto a febbraio scorso. Per il cantiere c’è uno stanziamento complessivo di 3 milioni, mentre i lavori veri e propri ammontano a circa 2.400.000 euro. Le opere dovrebbero concludersi nell’arco di poco più di un anno. L’obiettivo del Provveditorato alle opere pubbliche, stazione appaltante dei lavori, è riconsegnare la storica struttura del centro antiviolenza all’associazione che se ne occupa entro il 2023.
IL CHIOSTRO
Nell’edificio adiacente alla Casa delle Donne, nel 2009 aveva sede anche il Conservatorio di musica Casella. Si tratta dell’antico convento dei Celestini, diviso da un corpo scala dall’edificio del Centro antiviolenza. I due corpi sono oggetto di appalti diversi perché per la Casa delle donne c’è un finanziamento della Provincia, mentre il resto ha fondi governativi. L’ex monastero risale alla fine del 1200, ma ha subìto varie ristrutturazioni nei secoli. All’interno sarà recuperato anche il prezioso chiostro con l’antico pozzo e la sala Celestiniana, ex refettorio dei monaci, coperta da campata a crociera e con un affresco cinquecentesco sulla parete di fondo, una Crocifissione, attribuito a Saturnino Gatti. Oggi il complesso è di proprietà della Provincia. Per il recupero complessivo della struttura sono previsti 730 giorni, esattamente due anni, a partire dalla consegna definitiva dei lavori che ci sarà con ogni probabilità a giugno.
CONSERVATORIO, NUOVA SEDE
Il complesso ospitava prima del terremoto diversi enti, tra cui il Conservatorio, che tuttavia avrà presto un’altra destinazione: i locali dell’ex Accademia dell’Immagine, sempre a Collemaggio, nell’area del vecchio ospedale psichiatrico. Lo stabile che fu sede dell’Accademia, infatti, è stato acquistato dal Conservatorio grazie a una donazione della Siae. Il Comune curerà tutte le procedure tecnico-amministrative per l’appalto dei lavori per la ricostruzione dell’edificio. La giunta ha infatti approvato lo schema di convenzione tra l’ente e il Conservatorio Casella.
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