Casamaina diventa “zona rossa” È la prima in Abruzzo dopo mesi 

Il sindaco Chiappini firma l’ordinanza di chiusura della frazione fino alle ore 24 del primo settembre: «Una decisione sofferta ma inevitabile, presa in accordo con la Regione, per evitare altri contagi»

LUCOLI. Casamaina, frazione di Lucoli, è “zona rossa” e lo resterà fino alle 24 del primo settembre. La decisione è stata assunta ieri pomeriggio dal sindaco, Valter Chiappini, in accordo con la Regione e potrebbe anche essere prorogata. La frazione, a pochi chilometri dalla stazione sciistica di Campo Felice, è una importante meta turistica non solo invernale, ma anche estiva. Negli ultimi mesi, infatti, la località è stata presa d’assalto da moltissimi amanti della montagna. Proprio l’aumento di presenze potrebbe aver comportato la diffusione a macchia d’olio dei contagi da Covid-19: nel giro di qualche giorno sono stati registrati dalla Asl ben 12 casi di positività al tampone. Dopo un primo focolaio a Lucoli, riferito a un ragazzo di ritorno dalla Sardegna e a sua madre – «focolaio ormai estinto», secondo il sindaco, poiché dalla negatività dei due al tampone sono ormai passati 18 giorni –, un secondo focolaio si è acceso a Casamaina, appunto, con dieci tamponi positivi. Una situazione che ha subito destato grande preoccupazione. Ieri sera la decisione di “blindare” la frazione, con l’aiuto della prefettura. «Già da qualche giorno la Regione mi aveva chiesto di assumere questa decisione», confessa Chiappini. «Il rischio è che l’epidemia continui a diffondersi. É stata una scelta sofferta di tutta l’amministrazione, ma non abbiamo potuto fare diversamente». Al termine dei cinque giorni (il provvedimento è scattato a mezzanotte) si deciderà se riaprire il paese o meno.«Dipenderà anche dai risultati dallo screening effettuato sulla popolazione», continua il sindaco. Ieri, infatti, sono stati eseguiti i tamponi su quasi 140 residenti e turisti della zona. Test che si aggiungono a quelli effettuati dalla Asl nei giorni scorsi. «Aspettiamo gli esiti di questi esami e poi decideremo il da farsi. Non possiamo mettere a rischio la salute pubblica».
CONTROLLI. Intanto, dalla scorsa notte hanno preso il via i controlli in collaborazione con la prefettura: le forze dell’ordine presidieranno gli accessi al paese. «Vogliamo tutelare la salute dei nostri cittadini», spiega ancora Chiappini, «ma anche dei tanti turisti che ogni anno vengono in villeggiatura».
BLOCCO TOTALE. L’ordinanza del sindaco prevede il divieto di allontanamento dal territorio, ma anche d’ingresso nella frazione. «È comunque consentito il rientro a domicilio o alla residenza all'interno della frazione di Casamaina per chi, al momento dell'entrata in vigore della presente ordinanza, si trovasse fuori dell’area stessa», è precisato.
SOSPENSIONE ATTIVITÀ. Nei prossimi cinque giorni saranno sospese le attività degli uffici pubblici, «fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità». Sospese anche le attività produttive e commerciali «ad esclusione dei negozi di generi alimentari di prima necessità e delle attività connesse e serventi alla catena agroalimentare e sanitaria e comunque alle attività di interesse strategico e di carattere essenziale (farmacie, parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, distributori di carburante per autotrazione a uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica, attività di trasporto connesse al rifornimento di beni e servizi essenziali dei presidi socio-sanitari esistenti)». Infine, resteranno chiusi anche tutti i cantieri edili.
CHIUSURA PARCHI E CIMITERO. Verranno chiusi «parchi pubblici, orti comunali, aree sportive a libero accesso, servizi igienici pubblici e privati ad uso pubblico» e sarà fatto divieto di utilizzo delle relative strutture. Chiuso al pubblico anche il cimitero comunale della frazione di Casamaina, «garantendo, comunque», è specificato nell’ordinanza, «l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione delle salme».
FERMATE AUTOBUS. Sono state soppresse le fermate dei mezzi pubblici, mentre saranno garantiti i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
PRIMA ZONA ROSSA AQUILANA. Casamaina è la prima zona rossa istituita nell’Aquilano dall’inizio dell’emergenza Covid, la 13esima in Abruzzo. I 12 Comuni interessati dai provvedimenti restrittivi a causa dell’elevato numero di contagi e decessi da coronavirus erano stati in provincia di Teramo (Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti e Montefino), di Pescara (Civitella Casanova, Elice, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Picciano) e uno in provincia di Chieti, Villa Caldari (frazione di Ortona).
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