Case e Map, ancora polemiche all'Aquila. Cialente: condominio va pagato

La cifra verrà calcolata in base all’ubicazione dell’alloggio e ai metri quadrati. Il sindaco perentorio: non si può pretendere di scaricare su altri queste spese

L’AQUILA. Le spese condominiali saranno conteggiate in base ai metri quadrati. E la manutenzione ordinaria all’interno degli appartamenti sarà a carico degli inquilini.

Dopo le polemiche sul nuovo balzello che il Comune sta valutando per gli alloggi del Progetto Case e Map, il sindaco Massimo Cialente fa chiarezza e annuncia importanti novità, senza risparmiare strali contro «chi ancora pretende che dopo sei anni i contribuenti italiani paghino le spese di condominio di 4400 nuclei familiari». A fomentare la rivolta, secondo il sindaco, sarebbero «solo in pochissimi, fra tutti gli assegnatari che, per 60 mesi, a differenza degli altri aquilani, hanno risparmiato su queste cifre».

Anche l’assessore Lelio De Santis puntualizza che il contributo, ipotizzato intorno ai 25-30 euro al mese, verrà calcolato partendo da dati oggettivi, utilizzando parametri che variano a seconda dell’ubicazione degli alloggi. E si terrà conto delle fasce sociali più deboli. Il nuovo regolamento sarà pronto entro due settimane e prima di passare all’approvazione del consiglio comunale verrà concertato con i comitati cittadini. A febbraio, la gestione dei complessi immobiliari sorti dopo il sisma verrà affidata alla società che si aggiudicherà la gara d’appalto e, in caso si ribasso e di abbattimento dei costi, si valuterà anche la riduzione degli oneri a carico degli inquilini.

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«Visto che il contratto con la Manutencoop è gravosissimo», spiega il sindaco, «passeremo, dopo la demagogia del governo e della Protezione civile, a contratti per cui la manutenzione ordinaria all'interno degli appartamenti, come per qualsiasi affittuario, sarà a carico dell'inquilino. Chiaramente, nel caso di difetti strutturali, che ci sono e sono tanti, interverrà il Comune. Ma il rubinetto o la lampadina è giusto che l’aggiusti l’inquilino, così come la lavastoviglie o la lavatrice. Ed è equo applicare i millesimi. Daremo incarichi per i calcoli precisi, con una spesa che verrà ripartita tra i residenti del Progetto Case, visto che non è giusto che paghino tutti gli aquilani per 12mila persone. Il condominio sarà pagato da tutti. L’affitto, perché da adesso saranno contratti di affitto, solo da coloro che prima del 2009 non erano proprietari di case».

Sulle ultime polemiche Cialente è perentorio: «Sono senza parole. Dal 2015 le spese condominiali saranno a carico degli assegnatari, che avranno la consolazione di aver risparmiato, a differenza degli altri aquilani, per 60 mesi queste cifre. Ma qualcuno pretende ancora che tutti gli italiani o tutti gli aquilani paghino per queste famiglie? Ma sino a sei anni fa non pagavano il condominio? Se vivevano in case autonome, non affrontavano gravose spese di manutenzione ordinaria e straordinaria? Come aquilano mi rifiuto di dare all’Italia l’immagine di gente che si sta approfittando della situazione. Sino al 2014 Manutencoop è stata pagata dallo Stato. Ora lo Stato, giustamente, ha detto basta. Tra l’altro vorrei ricordare ai contestatori, ai quali non andava bene pagare i consumi individuali sulla scorta del consumo calcolato appartamento per appartamento, ed ora non va bene a metro quadrato, come avviene in tutti i condomini con più di dieci anni di anzianità, che cittadini sfollati come loro, in fitti concordati o case del Fondo o nei Map, da oltre cinque anni pagano sia i loro consumi che le elevate quote condominiali».

Romana Scopano

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