Case inagibili, esclusa la doppia tassazione

L’assessore De Santis rassicura: «Chi vive in un’abitazione provvisoria non dovrà pagare balzelli anche per la casa in attesa di ristrutturazione»

L’AQUILA. «Nessuna beffa per i titolari di case inagibili». L’assessore al bilancio Lelio De Santis smorza l’allarme sulle tasse comunali lanciato dall’Assemblea cittadina. «Si tratta di una preoccupazione infondata: chi possiede un’abitazione inagibile non dovrà versare il doppio contributo. E questo sarà chiaro non appena verranno approvati il bilancio e il nuovo regolamento». Il dubbio dell’Assemblea cittadina ruota intorno all’Iuc, l’imposta comunale unica, e in particolare alla Tasi, la tassa sui rifiuti, che potrebbe essere applicata, in mancanza di una normativa specifica, sia all’abitazione provvisoria che a quella principale attualmente inagibile. «Mi dispiace che si diffondano allarmi del genere», sottolinea De Santis, «e non è la prima volta che succede. Eppure tutti sanno che vivo quotidianamente il mio ruolo politico e amministrativo in mezzo alla gente, raccogliendo le esigenze e toccando con mano anche le situazioni drammatiche causate dal post-sisma. Posso affermare con sicurezza che non ci sarà alcuna mazzata sulle spalle degli aquilani sul fronte dei tributi, neanche se dal governo dovessero arrivare imposizioni diverse». L’assessore spiega lo stato dell’arte: «Non abbiamo ancora applicato il passaggio alla nuova imposta comunale, denominata Iuc, perché manca il regolamento nazionale e si tratta di una procedura che va fatta contestualmente con l’approvazione del bilancio, che il governo ha posticipato al 30 settembre, quando si avrà certezza dei trasferimenti che riguardano il fondo di solidarietà e il patto di stabilità. Il nostro bilancio comunale in realtà è già pronto da due mesi e potrei portarlo in giunta e in consiglio a prescindere da queste indicazioni nazionali, ipotizzando gli stessi dati dello scorso anno. Anche il regolamento sulle tariffe è stato predisposto», sottolinea De Santis, «recependo le rimodulazioni verso il basso sollecitate per alcune attività produttive dalle associazioni di categoria. All’interno del regolamento non c’è nessun rischio di doppie tasse per chi vive ancora negli alloggi provvisori ed è proprietario di un immobile inagibile». Oltre al ritardo causato dal governo, sul bilancio del Comune pesa anche la situazione dell’Asm, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, che ha chiuso il 2013 con un buco di 2,3 milioni: «Con l’Asm il Comune ha un contratto di servizio di 14,5 milioni, ma l’azienda ipotizza per il 2014 un altro disavanzo di circa 950mila euro. Quindi nel bilancio andrebbero inseriti sia i 14,5 milioni che i 950mila euro. Una proposta che non è stata accolta. Nei prossimi giorni attendo dall’Asm il piano finanziario per la Tari».

Romana Scopano

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