Chiesa chiusa, Madonna “sfrattata”

Confraternita contraria a rientrare in cattedrale dopo la processione di Pasqua

SULMONA. Mancano pochi giorni alle celebrazioni della Settimana Santa e ancora non si conosce in quale chiesa si svolgeranno le celebrazioni religiose organizzate dalla Confraternita Santa Maria di Loreto. La chiusura per restauro della chiesa della Tomba da parte della Sovrintendenza ai Beni culturali e monumentali sta creando forti apprensioni e preoccupazioni tra i confratelli lauretani. Con la chiesa chiusa, si rischia ora di stravolgere il rito secolare che culmina, la domenica di Pasqua, con la Madonna che scappa in piazza, manifestazione conosciuta in tutto il mondo, che richiama a Sulmona migliaia di persone. Il vescovo Angelo Spina, nel comunicare l’inizio dei lavori, si è rammaricato per i disagi che la scelta della Sovrintendenza, avrebbe provocato ai fedeli, annunciando che avrebbe fatto sapere il più presto possibile i luoghi in cui si sarebbero svolte le celebrazioni liturgiche e tulle le iniziative che la confraternita lauretana ha sempre svolto nella chiesa di piazza del Plebiscito. A oggi non è stata fatta alcuna comunicazione ufficiale se non un’ipotesi fatta circolare dalla Curia, ma mai confermata, che prevederebbe che tutte le manifestazioni organizzate dai lauretani nella loro chiesa, si sarebbero svolte nella cattedrale di San Panfilo. «Non accetteremo mai questa imposizione», hanno subito fatto sapere i confratelli lauretani, tramite il commissario straordinario, Pietro Ciccarelli, «la processione di Pasqua deve uscire e rientrare nella nostra chiesa». Secondo le “mozzette verdi”, la Sovrintendenza potrebbe rilasciare un’autorizzazione straordinaria.

Claudio Lattanzio

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