Circonfucense, confermati i 12 milioni «Meno vincoli al Patto di stabilità»

AVEZZANO. Parte dal capoluogo della Marsica il consiglio provinciale itinerante. Ieri mattina nella sala consiliare del municipio di Avezzano si è riunita l’assise presieduta da Stefania Pezzopane; le prossime sedute si terranno a turno nelle sedi dei vari Comuni del territorio. Nella seduta di ieri sono stati approvati il rendiconto di gestione 2008, alcune variazioni di bilancio e una variazione in entrata al programma triennale delle opere pubbliche.

La Provincia dell’Aquila ha infatti inserito un trasferimento di fondi della Protezione civile di 200 mila euro per opere al bosco di Sant’Antonio. Quello che è risultato importante per tutti i rappresentanti della Marsica è che, nonostante quanto sia accaduto il 6 aprile con il sisma che ha devastato ponti e strade provinciali, il piano che prevede il completamento e l’adeguamento della strada Circonfucense (12 milioni di euro) non è stato toccato. L’importanza della “provincializzazione” dell’anello che collega i Comuni del Fucino da San Benedetto dei Marsi ad Avezzano - come ha sottolineato il consigliere Benito Marcanio - è oramai essenziale anche per l’economia della zona. La strada, però, è ancora sotto giurisdizione dei Comuni, che non hanno fondi neanche per le piccole riparazioni.

Ieri la Provincia ha chiesto al Governo, con una mozione, di allentare i vincoli imposti dal Patto di stabilità. Secondo la Provincia il Patto va allineato alle reali esigenze finanziarie degli enti locali. «C’è l’esigenza che le briglie del Patto di stabilità vengano allentate», ha detto la Pezzopane «per consentire a quegli enti sani che dispongono di risorse, come la Provincia dell’Aquila, di poter investire per lo sviluppo». L’assessore al Bilancio, Oreste Cambise, ha sottolineato che il Patto di stabilità è stato rispettato: il consuntivo si discosta dal Bilancio di previsione del 6% nelle entrate e 4% nelle spese. L’avanzo di amministrazione è di 14 milioni di euro, di cui 6,6 vincolati e 7,4 disponibili, se non fosse per le limitazioni imposte dal Patto di stabilità.