Colpo in villa nella notte bottino da 200mila euro

Il furto messo a segno a casa dell’ingegner Fracassi sindaco di Ocre Forzata la cassaforte che conteneva gioielli, denaro e penne Montblanc

L’AQUILA. Hanno scavalcato il muro di cinta, sfondato il vetro di una finestra al piano terra e una volta dentro la villa si sono diretti, a colpo sicuro, nel seminterrato.

Dritti verso la cassaforte – forzata e svuotata – che i padroni di casa pensavano di aver installato venti anni fa in un luogo sicuro, nascosta in garage dietro l’intercapedine. Un «lavoretto» che ha fruttato ai malviventi, due o forse tre, circa 200mila euro tra gioielli, orologi, denaro contante e un’esclusiva collezione di penne Montblanc.

Il fatto è accaduto nella notte tra venerdì e ieri, in via Francesco Savini, nella zona di Acquasanta. Nel mirino della banda è finita la villa del sindaco di Ocre, Fausto Fracassi, che ha scoperto il furto al suo rientro a casa intorno alle 2.

Secondo quanto riferito dallo stesso ingegner Fracassi, che al piano terra della villa ha anche il suo studio tecnico, il colpo sarebbe stato messo a segno tra le 20 e la mezzanotte. E questo perché, fino a poco prima delle 20, nello studio c’erano ancora alcuni suoi collaboratori.

I malviventi, secondo le prime indagini compiute dai carabinieri, si sono introdotti nel giardino della villa scavalcando il muro di cinta sul retro. Quindi, hanno divelto una delle finestre al piano terra e da lì sono scesi nel garage dove si trova la cassaforte (il cui peso si aggira intorno ai 900 chili), murata dietro un’intercapedine. I ladri hanno utilizzato una pesante sbarra di acciaio e un frullino per rompere il cemento e aver la meglio su alcune lastre anch’esse di acciaio. Poi hanno effettuato un foro di 15 centimetri sulla cassaforte riuscendo così a sfilare tutto ciò che vi era stato riposto. Gioielli e altri preziosi, il cui valore è stimato intorno ai 140mila euro, poi le penne, tutte di grande valore, che Fracassi colleziona. Tra queste anche diverse Montblanc, ognuna delle quali vale oggi sul mercato dai mille ai 2000 euro. E poi denaro contante, una somma che si aggira intorno ai 12mila euro. Soldi e preziosi che i ladri hanno infilato nella fodera di un cuscino sfilata da una poltrona in soggiorno. Nessun altro locale dell’enorme villa a più piani è stato visitato dai malviventi, fatta eccezione per la camera da letto dei coniugi Fracassi, dove tutto è stato rovistato, anche se da quella stanza non sembra esser sparito nulla. Nessuna incursione nelle altre stanze e neppure nello studio dove Fracassi ha ritrovato anche dei soldi (250 euro) che prima di uscire aveva lasciato in bella vista su un tavolo. I ladri hanno abbandonato l’edificio scavalcando nuovamente il muro. Ma per evitare inutili fatiche si sono serviti di una scaletta che si trovava in giardino. Il tutto senza lasciare tracce e senza esser visti dai vicini.

È questa la terza volta che l’abitazione della famiglia Fracassi viene presa di mira dai ladri. Il primo episodio risale a una quindicina di anni fa. Poi, sette anni dopo, il secondo colpo. In entrambi i casi i ladri se ne andarono portando via argenteria, pellicce, ceramiche di pregio e altri oggettini di valore trovati rovistando tutta la casa.

«Questa volta», ha commentato amaramente Fracassi, «i malviventi sono andati a colpo sicuro, dritti verso la cassaforte che noi tutti a casa pensavamo fosse ben nascosta. Non hanno perso tempo neppure ad aprire le altre stanze. Evidentemente appagati dal bottino trovato nel forziere».

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