Commercio, quiz per il rilancio

Sarà diffuso tra gli aquilani un questionario con 10 domande per avere indicazioni sulle strategie

L’AQUILA. Rilanciare le attività commerciali nei comuni del cratere. Per farlo, la Confcommercio ha promosso una sorta di consultazione popolare, da cui usciranno le linee guida per la redazione del nuovo piano commerciale. Una decina di domande che toccano i temi più generali del fisco, del credito e dei finanziamenti alle imprese, per poi scendere sulla realtà locale con proposte e richieste attinenti alle nuove localizzazioni dei negozi nel post-terremoto. Viabilità e sicurezza due dei parametri che verranno presi in esame. La distribuzione dei questionari inizierà dal comune di Scoppito, dove dopo il terremoto si sono concentrate moltissime attività commerciali. L'indagine verrà estesa a macchia d’olio in tutti i comuni dell’Aquilano, dall’area Ovest a quella Est della città. Già sperimentata con successo lo scorso anno tra gli esercenti aquilani, l’indagine conoscitiva della Confcommercio è stata presentata, ieri, dal direttore regionale dell’associazione di categoria Celso Cioni, affiancato dal presidente provinciale Roberto Donatelli e dal vicepresidente Carlo Frutti. Presente anche il sindaco di Scoppito Marco Giusti. «Una proficua collaborazione». Così l’ha definita Cioni, sottolineando l’obiettivo finale dell’indagine che punta a far emergere esigenze e criticità della nuova geografia commerciale, ridisegnata dopo il sisma. «Molte zone periferiche della città e dei comuni limitrofi», ha sottolineato Cioni, «sono state soggette a un improvviso e non programmato sviluppo delle attività commerciali, che in alcuni casi presenta problemi relativi alla viabilità e alla fruizione dei servizi. Per andare incontro alle esigenze dei commercianti abbiamo pensato di elaborare un questionario che verrà distribuito in tutti i comuni dell’Aquilano, a partire da Scoppito». La fase di compilazione e raccolta delle schede si chiuderà entro un mese. A seguire è prevista la valutazione dei quesiti e la presentazione, nel corso di un’assemblea pubblica, dei risultati «che saranno alla base dell’impostazione del nuovo piano commerciale, uno strumento» incalza Cioni, «che dovrà tener conto necessariamente del mutato assetto logistico delle attività commerciali e imprenditoriali». Il materiale, fa sapere la Confcommercio, sarà messo a disposizione del Comune «che dovrà tener conto, nelle scelte future, delle esigenze degli esercenti e ragionare in un’ottica comprensoriale, di area omogenea. Fare sistema potrebbe essere la chiave di volta per rivitalizzare un settore in profonda crisi che lotta quotidianamente con la flessione delle vendite e», conclude Cioni, «con una sempre maggiore difficoltà di accesso al credito, che si traduce in mancanza di liquidità». Il questionario predisposto tiene conto di alcune priorità: defiscalizzazione, credito, accesso ai finanziamenti per le attività che si sono ricollocate e per le nuove aperture. Gli esercenti saranno chiamati a esprimersi, infine, su viabilità e servizi delle aree periferiche a Est e Ovest della città, dove si sono dislocati i grandi centri commerciali».

(m.p.)

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