Commosso addio al bidello caduto da una balaustra

Capistrello, tantissima gente al funerale di Di Cintio A Tagliacozzo l’ex preside propone di intitolargli la palestra
CAPISTRELLO. «Amava la pittura, la natura, era un instancabile lavoratore e nella vita non si è mai arreso, andando avanti, sempre, con grande forza d’animo». Lo dipingono così, gli amici di sempre, Antonio Di Cintio, l’uomo di 60 anni che ha perso la vita cadendo da una balaustra, a tre metri e mezzo di altezza, mentre stava lavorando in una sua proprietà, a Capistrello.
Ieri pomeriggio, la chiesa di San Giuseppe, in cui sono stati celebrati i funerali, non ce l’ha fatta a contenere tutte le persone che hanno voluto partecipare al suo ultimo saluto. Una cerimonia breve e discreta, come d’altronde è sempre stata la famiglia Di Cintio, officiata da don Antonio Sterpetti. «Vogliamo che la gente lo ricordi per quello che era», racconta in lacrime la nipote Stefania, «disponibile, solare, umile e capacissimo. Tutti lo amavano e i suoi ragazzi sono sicura che lo porteranno sempre nel cuore». Di Cintio faceva il collaboratore scolastico all’Istituto tecnico del turismo di Tagliacozzo, dove era stimato da tutti. Tra la folla, ieri, anche i docenti, gli studenti e tutto il personale Ata della scuola. Fra loro anche una giovane disabile, che si è fatta accompagnare dal padre, per portare l’addio a quell’uomo che per lei aveva costruito una stanza “speciale” in cartongesso, al piano terra dell’Argoli.
«Proporrò che la palestra della scuola», annuncia l’ex preside Domenico Amicucci, accompagnato da altri presidi tra cui Sante Lucci e Domenico Evangelista, «sia intitolata a quest’uomo straordinario, che tanto ha fatto per l’istituto. Era un factotum per noi, non si tirava mai indietro. Quando andai via mi disse “Spero che la scuola andrà avanti bene come in questi 12 anni con te” e io gli risposi “Se ci sei tu, sarà sicuramente così”».
«Grazie a lui», aggiunge il professor Sergio Troiani, «abbiamo organizzato una mostra di matematica». «Era mite e umile», ricorda il vicesindaco di Tagliacozzo, Dino Rossi, «ed era attento a tutto». Commossi anche tutti gli amici e i colleghi delle due figlie, Angela e Maria Grazia. «Sono due ragazze straordinarie che sono sempre state molto legate al loro padre», raccontano i colleghi della squadra D, che lavorano con la figlia Angela, all’ex Micron. «Una morte improvvisa che lascia senza parole. Siamo vicini alla famiglia», commentano Loredana Taccone, Sergio Serchia, Felice Podiano, Gianluca Iannotti, Francesco Guagnozzi, Manuel Mimmone e Fabio Olivieri. Questa mattina alle 9, la messa di riuscita.
Magda Tirabassi
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