Comune, la crisi non rientra

Nel Pdl è scontro sulla proposta del Partito per L'Aquila

L'AQUILA. La proposta di costituire il Partito dell'Aquila, o meglio un governo di salute pubblica, lanciata dal centrodestra e snobbata dal sindaco dimissionario Cialente, non sembra raccogliere neppure il consenso di parte del Pdl che sollecita, invece, «una chiara scelta di campo».

A contestare l'iniziativa del coordinatore del Pdl Enzo Lombardi è il suo stesso vice Roberto Santangelo. «La disponibilità a una giunta comunale allargata alla minoranza, offerta anche dal senatore Lombardi» afferma Santangelo «merita un approfondimento e un'ampia discussione in seno al Pdl. Scelte di così importante impatto, fatte in solitario da Lombardi, hanno invece bisogno del coinvolgimento di tutto il partito, affinché le decisioni da prendere possano essere le più condivise possibili, coinvolgendo il livello provinciale e regionale del Popolo della Libertà».

In riferimento alla proposta del Partito dell'Aquila, formulata da Lombardi e da altri esponenti del centrodestra, per Santangelo «sarebbe opportuno che lo stesso Lombardi chiarisse a cosa fa riferimento tale soggetto non potendo, per quello che ci riguarda, accettare una struttura altra dal Popolo della Libertà che si presenterà con il proprio simbolo alla prossima tornata elettorale. E cosa che appare evidentemente altro rispetto al Pdl non può essere pianificata da chi in questo momento ha il compito di coordinare il partito. Se non altro per la contraddizione che non consente di ideare un'operazione civica in danno del partito che lo vede protagonista a livello comunale».

Insomma, l'iniziativa lanciata alcuni giorni fa da Lombardi e da altri esponenti del centrodestra, sembra aver provocato qualche mal di pancia nel Pdl che, però, non è ufficialmente presente in consiglio comunale. E ciò perché i consiglieri eletti in Forza Italia e An non hanno ancora formalizzato la costituzione del «nuovo» gruppo, così come recentemente sollecitato anche dai vertici regionali del partito.

Ma per tornare alla crisi aperta al Comune dalle dimissioni del sindaco Cialente, ieri sera consiglieri ed esponenti politici di maggioranza e di opposizione si sono dati appuntamento in un agriturismo. Un'occasione per parlare a cena dei possibili risvolti della crisi e di come poter allontanare lo spettro del commissariamento, inevitabile nel caso in cui Cialente decida di non ritirare le sue dimissioni.

Intanto, nelle prossime ore il sindaco sarà a Roma per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta. Un incontro per parlare dei fondi per il bilancio, ma anche e soprattutto di governance.

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