Corruzione, Fontana dal pm per un interrogatorio

L’architetto ex capo della struttura tecnica di missione convocato dalla Procura dell’Aquila Deve chiarire i rapporti con gli altri indagati Nigris e D’Annuntiis nella gestione del post-sisma
L’AQUILA. Deve chiarire i suoi rapporti con i coindagati Enrico Nigris e Marco D’Annuntiis in relazione alla gestione del post-terremoto all’Aquila, quando era a capo della struttura tecnica di missione prima di divenire direttore dell’ufficio coordinamento ricostruzione. L’architetto Gaetano Fontana, già braccio destro del commissario Gianni Chiodi e numero 1 della ricostruzione, comparirà martedì davanti al pm Antonietta Picardi titolare dell’inchiesta che ipotizza, a carico del già direttore generale dell’Ance nazionale, il reato di corruzione. Si tratta di un procedimento satellite rispetto alla vicenda Ecosfera sugli appalti alla Regione, che aveva portato nei mesi scorsi a sette arresti.
Fontana, che si era dimesso il 2 luglio 2012 dall’incarico nella struttura di missione, è stato convocato dalla stessa Procura che ha passato al setaccio le carte sequestrate a casa, negli studi professionali e negli uffici frequentati dall’indagato sia all’Aquila sia a Roma. Perquisizioni estese anche a Corropoli (Teramo), paese dove opera l’architetto D’Annuntiis. Nell’occasione gli investigatori prelevarono una copiosa mole di documentazione bancaria e contabile (comprese svariate agende) oltre ad alcuni computer il cui contenuto è stato passato ai raggi X. L’esame documentale può dirsi pressoché terminato. La Procura dell’Aquila vuole scandagliare i rapporti tra l’uomo della ricostruzione e i due consulenti per vedere se c’è del marcio negli incarichi e nei progetti per la ricostruzione post-terremoto.
La tesi accusatoria mira a dimostrare, in particolare, che il cosiddetto «sistema Ecosfera» è stato replicato anche nell’ambito della ricostruzione, con lo stesso metodo seguito per la gestione dei progetti europei transitati attraverso la Regione Abruzzo. In sostanza, due dei principali protagonisti della vicenda, gli amici di vecchia data Fontana e Nigris, quest’ultimo già presidente e amministratore delegato di Ecosfera e dirigente dell’ufficio coordinamento della ricostruzione, avrebbero di fatto favorito lo sbarco degli uomini legati alla galassia Ecosfera nel post-terremoto aquilano. I personaggi coinvolti avrebbero partecipato alla fase di elaborazione di parte dei documenti relativi ai piani di ricostruzione, attività dalla quale la società avrebbe tratto un vantaggio economico. Sono stati passati al setaccio anche svariati conti correnti. L’indagato Fontana, che sarà assistito nel corso dell’interrogatorio dagli avvocati Piergiorgio Merli e Susanna Spafford, ha sempre detto di essere «pronto a parlare con il pubblico ministero che mi accusa». Ora è arrivata per lui anche quest’opportunità.
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