«Così li ho trascinati fuori da quell’inferno»

Parla il giovane romeno, il primo ad arrivare nella casa. I vicini hanno pensato a un terremoto

TAGLIACOZZO. «Era tutto distrutto, moglie e marito erano feriti dal fuoco e sotto shock in mezzo al fumo».

È questa la scena che si è trovata davanti Dragosh Lela, 27 anni, romeno che abita a pochi passi dal luogo dell'esplosione. Ha avuto il coraggio di entrare nell'abitazione distrutta e di raggiungere tra le fiamme i coniugi feriti.

Li ha trascinati lontano dal fuoco rischiando di essere anche lui ferito da una nuova deflagrazione. Poi insieme ai coinquilini ha chiesto l'intervento dei soccorsi.

«Ho sentito l'esplosione», ha raccontato il giovane, in Italia da diversi anni, «abito qui a pochi metri dalla casa esplosa. Poi ho sentito le urla, sono uscito di casa e ho visto il fumo e i pezzi di vetro per strada: non ho avuto dubbi e mi sono precipitato nell'abitazione. Non sapevo cosa avrei potuto trovarmi davanti», ha spiegato il giovane, «ma era un rischio che dovevo correre. C'erano persone che potevano morire e quindi sono entrato nonostante il fumo e il fuoco. Lui aveva il corpo avvolto dalle fiamme, mentre lei le mani e il volto neri. È stata una scena terribile».

Il boato è stato sentito dagli abitanti di tutta la zona, anche a un raggio di cinquecento metri.

«Abbiamo pensato a un terremoto», raccontano gli altri vicini di casa, «non potevamo immaginare una cosa del genere. Invece, quando siamo usciti e abbiamo visto i vetri lungo la strada, ci siamo resi conto che si trattava di qualcosa di diverso».

In pochi minuti, soprattutto con l'arrivo dei soccorsi, la zona si è riempita di curiosi che hanno assistito fino alle 16 alle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza della zona e dell'abitazione. (p.g.)

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