Crollo del Convitto, il processo resta all'Aquila

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile anche il ricorso per trasferire il processo del Convitto nazionale in altra sede. Nel crollo del Convitto, nella notte del terremoto del 6 aprile 2009, hanno perso la vita tre giovani

L'AQUILA. I processi sui crolli restano all'Aquila. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile anche il ricorso per trasferire il processo del Convitto nazionale in altra sede. La parte istante è stata condannata al pagamento di 2000 euro. Il ricorso era stato inoltrato da uno degli imputati, il preside del Convitto nazionale Livio Bearzi, attraverso il legale Paolo Enrico Guidobaldi. Nel crollo del Convitto, nella notte del terremoto del 6 aprile 2009, hanno perso la vita tre giovani.
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