De Matteis: la zona franca ci sarà

Il vicepresidente del consiglio regionale contro Sassoli e Pittella (Pd)

L'AQUILA. «Non è vero che l'iter per l'approvazione della zona franca urbana è impantanato sul tavolo della Commissione europea, dove la documentazione relativa alle integrazioni richieste alla Regione sarebbe arrivata, secondo David Sassoli e Gianni Pittella, europarlamentari del Partito democratico, solo pochi giorni fa». Lo ha affermato ieri il vicepresidente vicario del consiglio regionale Giorgio De Matteis che in una conferenza stampa ha sottolineato: «I due europarlamentari che hanno detto che siamo in netto ritardo, stanno sbagliando». Al fianco di De Matteis anche il presidente della commissione Garanzia e controllo del Comune, Enzo Lombardi ed Emanuele Imprudente, capogruppo dell'Mpa in consiglio comunale. «Questa è l'ultima volta che torno sull'argomento» ha detto De Matteis «voglio dire ai due peregrinanti europei e al sindaco Cialente che sono pronto a un confronto pubblico».

De Matteis si è presentato con un faldone di documenti in cui è racchiuso l'iter burocratico (lettere e richieste) tra Regione, ministero dell'Economia e Commissione europea. Il vicepresidente ha così ripercorso tutte le tappe della vicenda a partire dai primi contatti con il ministero fino agli ultimi atti inviati alla Commissione europea il 23 novembre. De Matteis ha dato l'impressione di volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe «dopo mesi di attacchi e falsità».
«Ad oggi - ha detto - con l'Europa stiamo a posto. Abbiamo mandato tutti i dati e le integrazioni richieste entro i tempi che ci sono stati imposti, e cioè il 25 novembre. Ebbene gli ultimi dati sono stati inviati» ha ricordato De Matteis sventolando la lettera accompagnatoria «il 23 novembre.

Le dichiarazioni di Sassoli e Pittella, accreditate dal sindaco Massimo Cialente e dall'assessore Stefania Pezzopane sono frutto di cialtroneria politica e ignoranza». Gli ultimi dati richiesti dalla Commissione europea e più precisamente dalla direzione generale della concorrenza agli affari di Stato (all'interno della quale la Regione è in contatto con Humbert Drabbe) «sono stati inviati corredati da una serie di ricerche: sul disagio giovanile all'Aquila, sulle problematiche del post-sisma oltre alle ricerche di Cresa e Asl. Cosa ne sanno, di tutto ciò, gli europarlamentari del Pd? Vadano a chiedere al senatore Franco Marini» è stata la provocazione di De Matteis «che dell'iter della zona franca conosce ogni passaggio. Dunque niente paura, quello che la Regione doveva fare lo ha fatto - ha insistito il vicepresidente - la partita con l'Europa è a questo punto chiusa ora tocca alle autorità italiane».

De Matteis ha poi ricordato che «sulla base di quanto concordato con le parti sociali il 19 novembre scorso, ci sarà l'incontro con il ministero dell'Economia per predisporre i decreti attuativi». De Matteis ha fatto anche un accenno al consiglio comunale che si svolgerà martedì prossimo nella sala delle Regioni a Bruxelles, nel cuore dell'Unione Europea. Il consiglio è stato voluto dal presidente Carlo Benedetti a sostegno del via libera da parte della Ue alla zona franca per L'Aquila. Il vicepresidente del consiglio regionale non lo ha detto esplicitamente ma ha fatto capire che il consiglio comunale a Bruxelles a questo punto è anacronistico. (m.g.)