Dieci milioni di euro all’Università

Approvato il bilancio 2010, soldi anche per gli alloggi degli studenti

L’AQUILA. L’università dell’Aquila mette in campo 10 milioni di euro a sostegno del diritto allo studio. È quanto previsto dal bilancio di previsione 2010, approvato la scorsa settimana. Un bilancio che renderà possibile specifiche risorse per biblioteche, laboratori didattici, borse di studio, con investimenti consistenti anche sulla residenzialità studentesca.

Tra gli investimenti previsti ci sono sussidi per seminari, stage e progetti di mobilità internazionale. Si parla di oltre 4milioni a sostegno della didattica e quasi un milione che sarà messo a sostegno di progetti culturali che partono direttamente dagli studenti. «È un sostegno importante per i nostri studenti», ha detto il direttore amministrativo, Filippo Del Vecchio, «e per i progetti che riguardano la didattica». C’è grande attesa per come saranno impiegati i 5 milioni di euro previsti la costruzione di nuove residenze universitarie. Sarà lo stesso rettore, Ferdinando di Orio, in una conferenza stampa prevista per i prossimi giorni a spiegare gli interventi. Sono 9 le facoltà attive all’Aquila, con oltre 60 corsi di laurea.

«Con queste iniziative», si legge in una nota diffusa dall’ateneo, «abbiamo voluto lanciare un ulteriore messaggio alle istituzioni nazionali e regionali a fronte di una situazione finanziaria che sarà insostenibile per tutto il sistema universitario pubblico, se il governo confermerà la linea di drastica riduzione dei finanziamenti». L’approvazione del bilancio preventivo da parte degli organi accademici dell’università dell’Aquila ha visto il voto favorevole anche dei rappresentanti degli studenti.

«Le iniziative a favore dei nostri iscritti (tra 17 e 18mila ndr)», ha commentato il rettore di Orio, «rappresentano una scelta particolarmente qualificante per il nostro ateneo, in un momento difficile per tutte le università italiane». La Finanziaria, secondo dati forniti dalla stessa università, ha attribuito infatti alle università statali 400 milioni di euro a parziale reintegro, per il solo 2010, del taglio di 678 milioni previsto dalla manovra dell’anno scorso.
Tale assegnazione rimane ben al di sotto del fabbisogno minimo complessivo, responsabilmente indicato dalla Conferenza dei Rettori (Crui) in 500 milioni per le università statali. «Deve essere chiaro», ha proseguito il rettore dell’ateneo aquilano, «che, senza fondi integrativi assegnati a breve termine, peggioreranno seriamente e, in alcune situazioni in modo irrimediabile, l’efficienza, la qualità e l’equilibrio finanziario degli atenei, con il rischio concreto di non poter pagare addirittura gli stipendi al personale».

Una situazione che desta preoccupazioni. «A livello nazionale, come Crui», prosegue il rettore, «ci faremo promotori di un tavolo di confronto con il Miur al fine di mettere inequivocabilmente in evidenza il complesso delle esigenze vitali del sistema, identificando gli opportuni indicatori di valutazione e distribuendo le risorse ai singoli atenei anche tenendo conto dell’andamento effettivo dei pensionamenti e del turn over del personale». Una situazione che è già stata oggetto di mobilitazioni dal corpo accademico e da parte degli studenti. In questo contesto, «anche nell’approvazione del bilancio di previsione della nostra università», ha concluso il rettore di Orio, «abbiamo dovuto tener conto di queste difficoltà che si uniscono a quelle determinate dal sisma del 6 aprile. Ma, pur nella limitatezza delle risorse, non abbiamo voluto certo dimenticare i nostri studenti».