«Difendiamo il futuro degli ospedali pubblici»

26 Giugno 2007

Mobilitazione promossa dalla Cgil contro le riduzioni di personale e servizi

SULMONA. E' cominciata di buon mattino la manifestazione organizzata dalla Cgil per protestare contro la spoliazione degli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro. Dalle 8 alle 12, sfidando un'afa opprimente, i sindacalisti hanno “presidiato” l'ingresso delle due strutture sanitarie, distribuendo volantini e ascoltando richieste e lamentele degli utenti.
«Abbiamo distribuito quasi un migliaio di volantini», spiega a fine mattinata Damiano Verrocchi della segreteria territoriale Cgil-Fp, «le persone appoggiano la nostra iniziativa perchè i servizi sanitari e l'assistenza sono indispensabili». Il sindacato lamenta una serie di disservizi, dalla inadeguatezza di alcuni reparti ospedalieri, come chirurgia, ginecologia e ostetricia situati nell'ala vecchia della struttura, alla carenza cronica di personale, dalla necessità di stabilizzare i precari al ripristino di una serie di servizi nell'ospedale di Castel di Sangro. «Stamattina (ieri) abbiamo avuto la conferma di quante persone, residenti in alto Sangro», rincara Verrocchi «siano costrette a raggiungere l'ospedale di Sulmona per avere dei servizi non disponibili a Castel di Sangro».

Potenziamento dei reparti ma anche e soprattutto nuovo personale per rispondere alle esigenze degli utenti. «La carenza di personale medico e infermieristico è davvero grave», interviene Salvatore Pizzoferrato, Rsu Cgil dell'ospedale sulmonese «e la situazione si aggrava ulteriormente durante i mesi estivi quando si è costretti a subire carichi di lavoro sempre più stressanti. Non è condivisibile», aggiunge «che alcuni infermieri, prioritariamente assegnati alle strutture di Sulmona e Castel di Sangro, siano stati trasferiti ad Avezzano creando difficoltà per lo svolgimento del servizio nei vari reparti».
La Cgil-Fp, inoltre, è tornata a chiedere a gran voce spiegazioni sulla sorte dei 30 posti letto di riabilitazione che, puntualizzano i sindacalisti «inopinatamente sono spariti dal territorio, determinando tempi di attesa inaccettabili». Nei programmi della Cgil c'è, già dai prossimi giorni, di coinvolgere nelle iniziative anche le altre organizzazioni sindacali. Intanto, nel pomeriggio di ieri è arrivata una prima reazione alla protesta: la Asl ha convocato la Cgil per questa mattina alle 11.