Dipendenti del tribunale attesa per i trasferimenti

All’udienza presente il capo dipartimento Birritteri, tra i promotori della riforma Dagli avvocati altre contestazioni contro accorpamenti e soppressioni

SULMONA. Si conoscerà tra una decina di giorni la decisione del giudice del Lavoro, Ciro Marsella, sull ricorso a tutela dei perdenti posto del tribunale di Sulmona. La decisione doveva arrivare al termine dell’udienza che si è celebrata ieri, ma il giudice si è preso un periodo di tempo supplementare, concedendo alle parti la possibilità di presentare entro il 19 novembre ulteriori note. Poi deciderà. Presente all’udienza a dir poco molto movimentata, il capo del Dipartimento giustizia Luigi Birritt eri, principale promotore della riforma che prevede la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali e 38 procure nonché la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale.

«La decisione di chiedere e concedere la sospensiva» ha lamentato Birritteri, «ha bloccato il piano nazionale di mobilità. Se l’obiettivo è quello di fermare la chiusura del tribunale di Sulmona, non è questa la sede giusta. Non è sua competenza » ha aggiunto Birritteri rivolgendosi al giudice «e vi state assumendo una grossa responsabilità».

Un atteggiamento che ha provocato la ferma reazione degli avvocati sulmonesi presenti in aula. «Una minaccia non tollerabile» ha commentato l’avvocato Mauro Calore, che con Gabrile Tedeschi, Te resa Nannarone e Gabriele Sil vestri, sta curando il ricorso presentato dai 47 dipendenti del tribunale.

Ad inizio udienza Birritteri che era accompagnato da altri due avvocati, tutti in rappresentanza del ministero della Giustizia, aveva chiesto l’immediata revoca della sospensiva del provvedimento di interpello, che il giudice ha, però, rigettato. «Nessun dipendente del tribunale di Sulmona sarà trasferito, se non lo vorrà, prima del settembre 2016 quando la sede verrà chiusa», ha precisato il capo del Dipartimento giustizia. «Non c’è nessuna urgenza, insomma, che giustifichi la sospensiva che, ripeto, ci sta creando notevoli problemi».

«Quel che dice Birritteri» è stata la replica dell’avvocato e Tedeschi, «non è scritto da nessuna parte. Non ci bastano gli impegni solenni, il ricorso e la sospensiva sono legittimi. Non a caso sulla stessa scia si è mosso anche il tribunale di Rossano Calabro».

Claudio Lattanzio

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