Disabile rapinata nel cuore della notte, straniero entra in casa e le strappa la collanina

L’uomo, 30 anni, si è introdotto nell’abitazione e ha derubato la donna, noncurante delle sue condizioni di salute. Indagano i carabinieri. Pesa la crisi degli organici delle forze dell’ordine
AVEZZANO. Rapinata dei gioielli in casa sua mentre era costretta a letto. Un trauma che farà fatica a superare, vissuto nell’intimità delle mura domestiche e aggravato dalle sue particolari condizioni fisiche. L’incubo per una disabile di Avezzano si è materializzato con il buio, durante la notte dello scorso 3 luglio. La donna, paralizzata e sola in casa, ha improvvisamente avvertito una presenza, come se qualcuno si fosse introdotto all’interno dell’abitazione. Pochi secondi e dalla porta è entrato un soggetto di origini straniere, dalla pelle scura, presumibilmente nordafricano.
Terrorizzata, ha cercato di chiedere aiuto e lo ha implorato di non farle del male. Il malvivente, incurante dello stato di salute della vittima, ha frugato nella stanza, poi si è avvicinato a lei e le ha strappato la collanina e un anello che indossava. Infine è fuggito via, facendo perdere le sue tracce. La donna, sconvolta per l’accaduto, ha subito preso il telefono e chiesto aiuto ai carabinieri. Sul posto una pattuglia della compagnia di Avezzano. I militari hanno raccolto la testimonianza della vittima e ispezionato la casa in cerca di elementi utili. Le indagini si sono concentrate sulle immagini raccolte da una delle telecamere presenti all’esterno dell’abitazione. Dai nastri si vede chiaramente la figura responsabile della rapina.
L’uomo, 30 anni, già noto alle forze dell’ordine per essere responsabile di decine di furti in appartamento e di reati in materia di spaccio, e attualmente richiedente asilo, è stato immediatamente denunciato in stato di libertà per rapina aggravata. La vicenda riporta al centro della cronaca l’allarme rispetto al fenomeno predatorio in città. Non è la prima volta che un ladro si ritrova faccia a faccia con i proprietari. Sintomo di una generazione di malviventi che non si scompone neppure di fronte ad una donna disabile. In questo particolare contesto, pesa la crisi degli organici delle forze di polizia.
La municipale di Avezzano, solitamente impegnata nei pattugliamenti del territorio, a fare da deterrente a possibili iniziative malavitose, è ormai in servizio fino alle 19. Ciò in ragione del crollo delle risorse in forza al comando cittadino. Altrettanto critiche le condizioni in cui versa il commissariato di Avezzano, come denunciato un mese fa dal Sap, Sindacato autonomo di polizia. A fronte di circa 40 pensionamenti previsti nel solo 2025, sono stati assegnati alla provincia appena 10 agenti, di cui 5 neoformati, con necessità di affiancamento e tempi lunghi di inserimento operativo. Numeri insufficienti a garantire la regolare attività delle volanti. Da gennaio ad oggi, sono saltati oltre cento turni su strada.
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