Discarica da 43 ettari nel Fucino Convocato il consiglio comunale

Celano, il sindaco Santilli: «Trasparenza e chiarezza». Torrelli e Cantelmi: «La risposta non ci rassicura» Ranieri (5 Stelle): si accertino le responsabilità e si proceda subito alla bonifica dell’area inquinata

CELANO. Un consiglio comunale straordinario per affrontare in maniera trasparente e approfondita il problema della vecchia discarica e dei terreni circostanti sequestrati dai carabinieri del Noe. Se ne parlerà venerdì alle 21 nell’aula consiliare. Lo ha comunicato il sindaco Settimio Santilli. Sull’argomento si sono registrate numerose prese di posizione. L’avvocato Antonio Milo, che tutela gli interessi del Comune, sottolinea come «l’Ente sia a completa disposizione degli inquirenti per gli accertamenti che si dovessero rendere necessari».

L’OPPOSIZIONE. Un consiglio straordinario era stato chiesto dai due consiglieri comunali Evelina Torrelli e Graziella Cantelmi del gruppo consiliare “Celano città viva”. «Abbiamo atteso l’intervento del sindaco Santilli sul sequestro operato dai Noe di Pescara della vasta area di 40 ettari sita in Località Cese di San Marcello a Celano sulla quale insisterebbero oltre mezzo milione di metri cubi di rifiuti! Ma la risposta “attendista” del sindaco non ci conforta e sicuramente non ci tranquillizza. Basta leggere le notizie riportate dagli organi di stampa e dai media, anche nazionali, per comprendere che la questione è atavica; innumerevoli sono state le denunce pubbliche, tacciate per allarmistiche ed “esagerate” dalla precedente amministrazione comunale capitanata dall’onorevole Filippo Piccone e nella quale l’attuale sindaco ricopriva la carica di assessore all’Ambiente. Ma i fatti di questi giorni sono scaturiti da accertamenti di organi tecnici e le risultanze, anche se da approfondire, appaiono allarmanti! Ovviamente auspichiamo che le verifiche che saranno eseguite diano esito negativo perché, diversamente, si profilerebbe un grave pericolo, ambientale e soprattutto per la salute dei cittadini, ma riteniamo che i celanesi debbano essere adeguatamente informati sulle iniziative che in questi anni sono state intraprese in detta zona per far fronte al problema! Il fatto che la ex discarica di San Marcello sia ricompresa nell’area sequestrata, nonostante la stessa, come ribadito dal sindaco, sia stata bonificata, lascia alquanto perplessi: neanche i lavori di bonifica hanno reso detta zona immune da rischi?. E durante la messa in sicurezza dell’area interessata dalla ex discarica non si è preso atto della situazione insistente sulle aree contigue? Quali sono stati gli interventi concreti ed incisivi messi in atto per risolverla? Riteniamo che su questi interrogativi l’amministrazione debba intervenire, per fugare ogni dubbio, per tranquillizzare la cittadinanza e per non pregiudicare, ancora di più, la già martoriata economia della nostra città. In attesa degli esiti delle verifiche, che non perverranno sicuramente a breve vista la notevole estensione dell’area, chiediamo che venga convocato con urgenza un consiglio comunale straordinario».

IL MOVIMENTO 5 STELLE. Anche i 5 Stelle intervengono sulla questione. «Diventa un caso nazionale la discarica abusiva di Celano, ora Regione e Comune dovranno finalmente muoversi per risolvere il problema». A parlare è il consigliere regionale Gianluca Ranieri che, «insieme ai colleghi e ai gruppi locali della Marsica, già dal 2013» denuncia «il grave stato delle discariche abusive nel territorio marsicano, effettuando una vera e propria mappatura delle zone a rischio e portando avanti da anni una campagna contro lo smaltimento illegale dei rifiuti». «Oggi, che tutta Italia ha visto come è stato ridotto dalla politica locale uno dei gioielli del nostro Abruzzo bisogna intervenire immediatamente, per indurre l’amministrazione locale, che finora ha fatto finta di niente anche davanti ai roghi colposi, ad affrontare seriamente l’enorme caso di inquinamento. Sul territorio abbiamo agito ottenendo numerose vittorie e infatti la campagna anti-discariche dei 5 Stelle ha portato la bonifica di molti siti illeciti. Ma il Comune di Celano ha preferito lasciare sotterrato il problema nella speranza che nessuno se ne accorgesse».

«La discarica di Celano non è l’unica situazione che ci preoccupa, ma la punta di un icerberg che nasconde un mare di rifiuti nella zona più coltivata d’Abruzzo», afferma ancora Ranieri, «Ricordo che esattamente un anno fa, in capannoni tra Avezzano e Luco dei Marsi furono sequestrate 1.600 tonnellate di rifiuti speciali di incerta provenienza. La discarica di Celano si trova ai margini del Fucino. Per questo, prima che diventi un nuovo caso Bussi, il Movimento 5 Stelle chiede che si faccia luce sulle responsabilità e, soprattutto, che ci si attivi a livelli istituzionali più alti per la bonifica».

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