Al SAN SALVATORE

Donna protesta: da 18 giorni attendo l’esito di una biopsia

L’AQUILA. «Il 31 marzo mi sono recata in ospedale per un esame diagnostico e lì si è resa necessaria una biopsia. Per poterla effettuare ho dovuto pagare un altro ticket, recarmi in un altro reparto...

L’AQUILA. «Il 31 marzo mi sono recata in ospedale per un esame diagnostico e lì si è resa necessaria una biopsia. Per poterla effettuare ho dovuto pagare un altro ticket, recarmi in un altro reparto ed effettuare la richiesta». A parlare è una paziente aquilana, che aggiunge: «Mi è stato detto che avrei dovuto richiamare per ritirare gli esiti dopo 10 giorni. Ma allo scadere del termine ( lunghissimo), ho chiamato tutti i giorni al reparto di Anatomia patologica, incaricato di effettuare la biopsia, ed ogni volta mi sono sentita dire che i risultati non erano pronti. Ieri, dopo essermi recata di persona in ospedale ed essermi sentita dire che la mia analisi è stata presa in carico da un medico che non c’era, non ho avuto ancora la possibilità di avere i risultati. Dopo 18 giorni! E chiaramente mi hanno detto di chiamare direttamente verso metà settimana, perché di sicuro domani (oggi per chi legge) sarebbe inutile. Mi sembra assurdo, e penso che debba essere messo a conoscenza di tutti, che un cittadino in un momento di emergenza come può essere una malattia, non possa essere assistito da una struttura pubblica, oltretutto dopo aver pagato caro un servizio che non c’è. Sono senza parole».

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