Donne in campo contro la violenza Ma lavori fermi per la nuova Casa 

Da dodici anni attende la ricostruzione la sede destinata a ospitare le attiviste delle associazioni Cantiere recintato accanto alla basilica di Collemaggio, ma le opere non sono state ancora avviate

L’AQUILA. Mentre la città celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con diverse iniziative organizzate dal Comune, dal Centro antiviolenza e dalle scuole, la storica sede della Casa delle donne, al fianco della basilica di Collemaggio, aspetta da oltre 12 anni la ricostruzione.
LA CASA CHE NON C’è
«I lavori sono stati consegnati, ma non ancora avviati», spiega il dirigente del Provveditorato alle opere pubbliche (stazione appaltante) e rup del cantiere, Gennaro Di Maio. «La ditta che si occuperà dei lavori sta preparando il cosiddetto piano di messa in sicurezza interno, poiché dentro la struttura molte zone sono crollate: non possiamo far entrare gli operai se prima non vengono realizzate le condizioni di sicurezza». La questione va avanti senza essere stata risolta già da un mese. «C’è stata inviata una versione non praticabile del piano, troppo esosa, in considerazione del fatto che la messa in sicurezza sarà una spesa aggiuntiva rispetto a quelle già calcolate», continua Di Maio. «Abbiamo chiesto di accelerare sul problema, perché ci preme partire con i lavori il prima possibile». Dall’inizio delle opere il cantiere dovrebbe essere riconsegnato nel giro di 252 giorni. Lo stanziamento complessivo è di 3 milioni, mentre i lavori veri e propri ammontano a circa 2.400.000 euro. «Nei prossimi giorni partirà un’altra comunicazione alla ditta: non ci sono motivazioni valide per ritardare ancora l’avvio dei lavori», continua Di Maio. «Ha influito il rincaro dei prezzi, soprattutto per alcune categorie di materiali, come l’acciaio e i tubi Innocenti che sono alla base della realizzazione delle opere in sicurezza, ma anche la difficoltà nel reperimento. Le ragioni del ritardo, dunque, possono in parte essere collegate all’anomalia di mercato. Ma finché non si approverà il piano non si potrà entrare nel cantiere, che è stato consegnato all’inizio dell’estate». Proprio in occasione dell’ultima Perdonanza, infatti, dopo dodici anni dal sisma, la struttura dell’ex orfanotrofio (pesantemente danneggiata dal terremoto, mai puntellata e con gravi segni di instabilità) è stata coperta da un telone bianco e da impalcature. Su queste un cartello del ministero in cui si parla di lavori di “consolidamento e ristrutturazione della porzione del complesso conventuale di Collemaggio da destinare a centro antiviolenza”. Nel frattempo, la Casa delle donne è stata spostata in via Angelo Colagrande, nel quartiere San Francesco-Torrione, in una struttura ottenuta dal Comune, con comodato d’uso, il 23 luglio 2015. La Casa provvisoria è stata inaugurata il 7 e 8 novembre del 2015. Il comodato è stato rinnovato nel 2019 per ulteriori tre anni, in attesa appunto dell’inizio dei lavori a Collemaggio.
LE INIZIATIVE
Intanto, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, oggi si terranno un convegno e una mostra dal titolo “Espressioni di donna”. La mostra si terrà al Palazzetto dei Nobili dalle 9.30 alle 19.30. L’obiettivo del convegno (alle 9,30, stessa sede), è quello di diffondere sempre di più il livello di cultura del “rispetto per la donna” in ogni ambito sociale. Il centro antiviolenza-Associazione Donatella Tellini organizza per oggi alle 13 un sit-in a piazza Regina Margherita; alle 18,30 un’assemblea cittadina nella Casa delle Donne (via Colagrande). A seguire cena condivisa. Oggi alle 11, nello spazio antistante la scuola primaria di Fossa, saranno inaugurate due panchine rosse.
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