Duomo, svolta sui lavori dopo la “spinta” del Papa 

Individuata l’impresa, entro l’anno il contratto, a primavera aprirà il cantiere La visita di Bergoglio alla Perdonanza ha riacceso i riflettori. Opera da 18 milioni 

L’AQUILA. Dopo un iter travagliato, durato 13 anni, anche il cantiere della cattedrale dedicata ai santi Massimo e Giorgio, nella piazza principale della città, sembra finalmente a un punto di svolta. Ieri, infatti, la commissione incaricata ha reso noto, in seduta pubblica, il nome della ditta proposta per i lavori: la Cobar Costruzioni Barozzi, per un importo di 18 milioni e mezzo. L’obiettivo è consegnare le opere in primavera.
LA VISITA DEL PAPA
Il cantiere, praticamente fermo dal 2009, ha avuto un nuovo impulso a seguito della visita di Papa Francesco del 28 agosto. Proprio il Pontefice, infatti, in quella giornata storica per la città, una volta varcata la soglia della cattedrale, aveva esclamato: «Non c’è niente qui», per poi aggiungere: «Spero che il duomo rinasca al più presto, come tutte le chiese che ancora aspettano di essere ricostruite. Siete forti voi abruzzesi». Parole che, poco più di un mese dopo, sembrano essere state di buon auspicio.
A PRIMAVERA I LAVORI
La scelta della ditta, infatti, rende sempre più vicino l’avvio dei lavori. «Quella della commissione è in realtà una proposta, nei prossimi giorni si ufficializzerà l’aggiudicazione in via definitiva», spiega il direttore dei lavori, Augusto Ciciotti, «verrà poi effettuata la richiesta dei documenti e saranno fatte verifiche. Entro l’anno contiamo di stipulare il contratto. A primavera vorremmo consegnare i lavori».
I FONDI
A contendersi l’incarico sono state 14 ditte. Per i lavori sono stati stanziati oltre 36 milioni di euro lordi, con due finanziamenti. Più di 18 milioni provengono dalla delibera Cipes del 2016, altri 18 milioni e 500mila euro sono previsti con l’inserimento dell’intervento nel piano Sviluppo e coesione del ministero della Cultura.
DUE STRALCI
L’intervento è frutto di un lungo e complesso lavoro tecnico-amministrativo del Segretariato regionale, stazione appaltante, in collaborazione con la Soprintendenza per le province dell’Aquila e Teramo e con la proprietà, l’arcidiocesi dell’Aquila. I lavori sono stati suddivisi in due stralci, parallelamente alle fonti di finanziamento.
IL PROGETTO
Per il duomo c’è già un un progetto esecutivo per la riparazione, il consolidamento, il miglioramento sismico e il restauro, commissionato dalla Curia per un importo di circa 35 milioni di euro, precedente al 2015 quando la competenza è passata definitivamente al ministero. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza. In questi mesi, il gruppo di progettazione formato da Paolo Rocchi e Tecno Art ha completato le attività di redazione del progetto esecutivo e l’intero progetto è stato acquisito dal Segretariato regionale.
RISCHIO RICORSI
«Adesso la speranza è che tutto fili liscio», conclude il direttore dei lavori, «che non ci siano ricorsi da parte di altre ditte né intoppi di altro genere».
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